Le recensioni del Sabato: Scoprendo BEATRIX POTTER di Riccardo Mainetti.

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Già dalle prime pagine si avverte una scrittura curata e appassionata, l’autore apre ai suoi studi non risparmiandosi, ma portando in ogni pagina ricerche dettagliate e minuziose sulla vita di Beatrix Potter. Si sente tra le righe l’entusiasmo che trapela nel suo scritto, si avverte la passione con cui Riccardo Mainetti trascrive la vita di questa artista, portandoci a conoscerla nel suo profondo.

I dettagli sono importanti e l’autore ne fa dono anche  con minuziose descrizioni degli ambienti in cui la Potter ha vissuto e ha scritto; non tralascia nulla. Una vera guida alla casa (Hill Top) dove Beatrix ha creato i suoi capolavori senza tempo nella “stanza bianca”.

Non mi sento di definire questo libro solo una biografia, sarebbe riduttivo, bensì questa è una storia nella storia, dove si svelano retroscena della vita di Beatrix Potter, si evidenzia la sua tenacia, il suo non cedere alle avversità della vita, ma proseguire sempre…

Si sente il suo legame con la famiglia, il suo amore smisurato per la natura e la sua ribellione alla società dell’epoca che ancora limitava la capacità creativa e imprenditoriale in una donna. Ma Beatrix non ha timore e armata di spirito combattivo non teme i tanti rifiuti e continua dritta per la sua strada.

Le viene incontro senz’altro la sua grande fantasia, l’amore per il non visibile: ritrovare nel piccolo le cose grandi.  I suoi studi in botanica la portano, appunto, al ricercare quei dettagli spesso ignoti a occhio umano.

Riccardo racconta l’infanzia di Beatrix, un’infanzia privilegiata grazie alla famiglia di appartenenza, ma nel contempo carente di quelle gioie che rendono felice l’esistenza dei bambini.

Beatrix cresce in un ambiente in cui domina la solitudine, seppur non le manchi l’amore genitoriale, la sua vita appare in un limbo senza via di uscita e forse proprio da qui che scaturiscono i suoi primi pensieri e la fantasia inizia a sfondare le porte di un mondo spesso incomprensibile e ingiusto per una bambina. Ma Beatrix non si perde d’animo, la sua prima amica arriva ed è una topolina Hunca Munca; l’amore per gli animali scaturisce forte e la sua fantasia galoppa; il seme del suo destino appare germogliare proprio da qui dalla sua voglia di evadere e dalla prima scatola di colori donata.

A smorzare il suo isolamento giungerà suo fratello Bertram che negli anni futuri sarà complice caro e amante come lei del mondo artistico.

Nel suo periodo fanciullesco molte figure si alternano ed educano la Potter fino a Annie Carter, istitutrice, che resterà nel cuore della Potter anche negli anni a venire e proprio ai suoi figli, Beatrix, invierà le prime lettere animate, piccole storie che porteranno alla realizzazione futura dei suoi libri per bambini.

C’è tanto da raccontare di questa opera; ma dovete leggerla voi stessi! Questo libro non è solo un approfondimento sulla vita di Beatrix Potter, ma rende bene l’idea su quanto ogni artista, secolo dopo secolo, si imbatta in simili vite. Chi ha un sogno lotta sempre e Beatrix lo ha fatto, se si fosse arresa al primo no, nessuno oggi la conoscerebbe.

La scrittura di Riccardo è una scrittura curata, si denota il grande lavoro di ricerca e studio; troverete parti in lingua originale che l’autore ha egregiamente tradotto, l’impegno è indiscutibile.

L’autore ha saputo donare al lettore un profilo di questa artista totale cogliendone l’anima fantasiosa, quella combattiva della donna e l’amore, la passione per l’arte e la vita, regalandoci uno scritto di qualità e soprattutto avvincente.

Lettura consigliata.

Il libro è disponibile sia in ebook che in cartaceo; lo trovate anche con prime su Amazon ecco il link

 

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