“Le lunghe giornate” di U. Di Stefano

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Queste lunghissime giornate…
le incontrerete anche voi.
Nessuno, nemmeno Dio,
ci può esonerare dai distacchi 
e dalle mancanze.
 
Lui può solo farci sentire amore nel cuore,
sempre ammesso che tu ne abbia uno.
 
Queste lunghissime giornate,
quando arriveranno… tu non temerle.
 
La vita è fatta anche di svolte improvvise e
sulla cartina che hai costruito negli anni…
 non erano disegnate.
 
Oppure negli incroci precedenti non hai mai seguito la tua strada…
Allora l’universo, paziente fino ad allora, ti strattona deciso,
riportandoti sulla tua via.
 
Sappi che ti sentirai disperato
e sarà come se il mondo di cadesse addosso,
come se la terra tremasse e… 
sprofondasse sotto i tuoi piedi.
 
Ma tu non avere mai paura, per favore.
Ci sono sempre tanti angeli nei paraggi e,
ti basterà chiamarli.
Un richiamo muto o urlato ma tu…
chiamali ti prego!
 
Una sola raccomandazione posso darti:
a volte gli angeli,
per poter giungere a te
passano su strade sterrate e piene di spine…
Perché tu ti sei chiuso in una gabbia lontano da tutti.
 
Loro, incontrando carcerieri e manipolatori,
da cui verranno accantonati, umiliati, derisi, disprezzati, e resi invisibili ….ultimi…
Faranno fatica a farsi riconoscere da te.
Quindi se vedi un Ultimo…rifletti.
 
Queste lunghe giornate piano piano,
le riempirai di altre cose
o qualcosa ti si svelerà,
anche se a te ti sembrerà di impazzire,
non caderci, la mente mente… ricordalo.
 
Queste giornate sono i calli duri della vita che appesantiranno il tuo cuore…
Ma non permettere mai che lo induriscano…
Per favore!
 
Queste lunghe giornate,
possono anche essere evitate.
Ricorda anche questo.
 
Umberta Umby Di Stefano

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Umberta Di Stefano
Mi chiamo Umberta Di Stefano e sono nata e cresciuta a Ceccano (FR), dove vivo. Sposata, mamma di tre ragazzi (Andrea, Chiara e Valeria), grande lavoratrice fino a qualche anno fa. Oggi mi dedico alla mia famiglia, alla lettura, alla scrittura e collaboro con molte associazioni nazionali e locali. Scrivo dal 2013, dalla data della mia prima opera “L’Angelo che prestò le sue Ali ad una Fenice”, ma in cuor mio l’ho sempre fatto. Data la mia pessima “grammatica giovanile”, ciò che realmente la vita aveva in serbo per me, s’è quindi rivelato in tarda età. Sono in varie raccolte di poesie delle “Edizioni il Viandante”, Casa Editrice che mi ha tenuta a battesimo e ciò non si può dimenticare. Con loro ho pubblicato nel 2018 “Un Angelo senza Memorie”. Oggi sono una donna ancora più determinata ad imparare tutto ciò che mi manca per poter raccontare le tante verità, dal mio punto di vista, secondo la maturità che ho raggiunto in questi anni e che spesso il mondo fa finta di non vedere. Dio ci benedica tutti!

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