La scoperta di antiche pitture rupestri

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https://www.focus.it/images/2020/02/27/antico-egitto-pitture-rupestri-l-ingresso-della-grotta-orig.jpgAntico Egitto: In una grotta nel Sinai poco tempo fa sono state rinvenute delle pitture rupestri. Risalgono almeno a 12000 anni fa.

Una grotta lontana da ogni rotta commerciale, con immagini ben conservate: mani, animali, figure umane disegnate nell’Antico Egitto in un lungo arco di tempo.

Pitture rupestri davvero particolari, appartenenti a periodi diversi, in un ottimo stato di conservazione.

Sicuramente da una parte grazie al clima,  la grotta, si è venuta a trovare fuori da ogni percorso commerciale e storico. Essendo piccola e angusta si sono create le condizioni ambientali giuste per poter mantenere integri i disegni che rappresentano  davvero un tesoro inestimabile.

A Più di  30 chilometri di distanza (e con pochi abitanti) c’è Santa Caterina , centro più vicino, poi il monastero e  il sito archeologico di Sarabit el-Khadem, famoso per le pietre preziose.

Sulle pareti sono narrate pagine di Storia: le pitture sono di colore rosso scuro e risalgono a 10.000 e  5.500 anni avanti Cristo, mentre  scene più recenti sono immortalate sul soffitto , molto più recenti e risalenti a 3.200 anni prima di Cristo.

Sono soprattutto  animali, in particolare asini, soggetti femminili che  si ritiene risalgano all’Età del Rame o al periodo Calcolitico.

Nella grotta, usata come rifugio molto probabilmente di popoli nomadi, sono stati trovati anche resti di animali.

Tra le scoperte più significative e importanti degli ultimi anni, il ritrovamento della  grotta ha incentivato a continuare la ricerca in zona e l’approfondimento delle spedizioni; le più antiche pitture rupestri mai ritrovate nel Paese risalgono comunque a più di 17.000 anni fa.

Importante ricordare queste scoperte che pongono in primo piano la Storia dell’uomo, l’evoluzione della civiltà e le tracce di un cammino faticoso che ci ha portato all’oggi, attraverso un’evoluzione sempre affascinante da analizzare e raccontare.

Sandra Orlando

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