Gli amori non hanno tutti la medesima sorte.
Ci sono amori destinati ad una vita per nulla agevole. Magari nascono pure sotto una buona stella, sembra siano baciati dal destino, ma poi si perdono per strada ed i bei ricordi e le quotidiane difficoltà finiscono con il trascinarsi in una sterile convivenza.
Così annaspano trovando scuse e pretesti, volendo salvare il salvabile, cercando di fare una grossolana opera di ricucitura, ma è chiaro che l’amore è oramai in dirittura di arrivo.
Ci sono poi quelle classiche unioni in cui il sentimento sembra adagiarsi sull’orlo di un precipizio poiché è sempre sul punto di cadere giù, ma, miracolosamente, accade qualcosa che lo mantiene a galla.
Sono così tutte le passioni amorose instabili, incoerenti, quelle che si lasciano vivere senza spendersi in grandi introspezioni e neppure in pensieri lungimiranti.
Gli amori infedeli, invece, trovano nella clandestinità un alleato della loro precarietà: sono alla ricerca occasionale di un posto al sole senza mai poter godere della piena solarità.
Ma anche gli amori sbilanciati sono malati perché si ama troppo o si ama male senza quell’equilibrio che possa realizzare una sana ed equa distribuzione del sentimento tra le parti in causa.
E poi ci sono quegli amori che viaggiano a gonfie vele.
A guardarli, si percepisce che non ci sono ombre né finzioni.
Tutto fila liscio. Non si rilevano importanti tentennamenti degni di essere evidenziati e neppure situazioni in cui il sentimento abbia un qualsivoglia motivo o pretesto per essere messo in discussione.
Non è certo facile amare, mantenere vivo nel tempo il sentimento per diverse motivazioni.
Forse una strategia vincente potrebbe rivelarsi quella di dare amore con dedizione incondizionata che possa realizzare nel dono la massima concretizzazione del sentimento.
Piera Messinese
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