In questa landa desolata di febbraio
col verde stinto dall’alone della brina
dentro le carreggiate brulicanti
di vite in corsa che farfugliano orizzonti
e poi si perdono in un angolo nascosto
senza periferie, senza ritorni,
fatto di centri solo tra bocca e naso,
qualcuno avanza col suo carico
di gesti
donando braccia allo stupore tondo
ancora da venire, da spiegare
come fa il viaggio che non sa dove finire
ma non paventa il buio in una siepe…
_Si cresce di distanze e di cadute_
[…] La landa di febbraio […]