“La cuoca di Castamar”

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È uno di quei volti che non si dimenticano, un viso molto particolare e, naturalmente molto bello. È quello dell’attrice Michelle Jenner, che si sta imponendo nella cinematografia di tutta Europa.

Molto ricercata da registi, per questo dopo averla vista protagonista in film e serie TV popolarissime, come La cattedrale del mare o Isabella di Castiglia, la ritroviamo ora nella nuova serie, su Netflix, “La cuoca del Re“.

Serie che è già disponibile da venerdì 9 luglio e che racconta una storia d’amore molto tormentata, tra due persone che sono di diversa estrazione sociale. I protagonisti sono la cuoca Clara e Diego, il Duca di Castamar.

È una serie tv spagnola, di successo, che si basa sul romanzo di Fernando J. Múñez: “La cocinera di Castamar“.


Le vicende si svolgono a Madrid, nel 1720, e raccontano la storia di Clara Belmonte, una giovane cuoca, che inizia a lavorare presso la famiglia Castamar.
Clara sta cercando di riprovare a vivere, a scappare dal proprio passato e dalla dolorosa morte del padre, un famoso medico di Madrid, accusato di tradimento in guerra. In questa casa si innamora di Diego, il duca di Castamar, che ricambia il suo amore.

Ma per i due innamorati non sarà facile stare insieme e vivere alla luce del sole, il loro amore, a causa della diversa classe sociale alla quale i due appartengono.

La madre di Diego, Mercedes, vuole che suo figlio sposi la nobile fanciulla Amelia Castro, in modo da garantire al ducato degli eredi nobili. Enrique de Arcona, marchese de Soto, oltre ad aiutare Donna Mercedes nel suo intento, elabora un piano per vendicarsi di Diego, perché anni prima gli ha portato via la donna che amava, la bella duchessa Alba prima moglie del duca. La storia è ambientata nella società spagnola del XVIII secolo, sotto il regno di Felipe V.

La narrazione è classica, molto permeata di erotismo, di intrighi politici e pregiudizi della società del tempo. Un “period drama“, su cui si basano le mie serie preferite.

Clara Belmonte è una giovane donna sfortunata. Nonostante abbia ricevuto una buona educazione, è costretta a cercare lavoro. A parte la precaria situazione economica, la morte del padre ha lasciato a Clara un importante problema psicologico: l’agorafobia.

Quindi è terrorizzata dagli spazi aperti. Le poche volte che varca le mura del palazzo, deve usare il laudano.

Clara arriva nel Ducato di Castamar come aiuto di cucina. Mandata dal convento dove ha vissuto tanto tempo.

È là, che Don Diego, il signore della villa, trascorre le sue giornate immerso nell’apatia, avendo perso la moglie in un incidente di cavallo mentre aspettava un bambino, diversi anni prima. Così la cuoca e il Duca stabiliscono un rapporto speciale attraverso il cibo e i sensi.

Fortunatamente, in convento dove è stata, ha imparato a cucinare fin dalla tenera età e quel mestiere è diventato il suo modo per sfuggire alla povertà. Perché a quel tempo le donne avevano solo tre opzioni per sopravvivere.

Il primo era vivere sotto la protezione di una figura maschile, cioè diventare moglie, essere madre o figlia di un uomo che badava loro.
La seconda alternativa per una donna del XVIII secolo era diventare suora, cioè sposata con Dio. E le meno fortunate invece, erano costrette a entrare nel mondo della prostituzione e, nel “migliore” dei casi, come cortigiane.

A poco a poco il legame gastronomico tra i due lì ha portati ad avvicinarsi attraverso dei ponti sensoriali, sfociando in sensualità e, infine, in un intenso erotismo. Allo stesso tempo, sia il Duca che gli altri abitanti di Castamar si rendevano conto che la cuoca in realtà, era una persona molto colta.

Ma, una storia d’amore tra un signore feudale e una donna di “casta inferiore” non poteva essere accettata in quel dato momento storico. Inoltre, questi rapporti erano considerati il ​​prodotto della lussuria. Le donne venivano accusate di “tentare” i loro padroni.

Il libro e la serie TV, hanno sì una prospettiva femminista che non è solo dedicata alle donne, ma lo è anche per gli uomini.

È un incrocio ben riuscito e intrigante tra Downton Abbey, Elisa di Rivombrosa, tra il dramma di altri tempi e la soap opera latina. È una storia che, invece di concentrarsi esclusivamente sull’idillio amoroso tra i due protagonisti, cerca di dar risalto al mondo che li circonda, dalle storie della servitù a quelle della nobiltà, tra intrighi e colpi di scena che tengono lo spettatore con il fiato sospeso.

Angela Amendola

Clicca sul link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:

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