Incontro con Antonella Ariosto

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Ci sono persone con le quali si instaura da subito un bel legame. È una questione di pelle alcuni dicono, di chimica ed empatia.

È quello che è accaduto con la poetessa Antonella Ariosto. Appena ci siamo conosciute è nata una bella amicizia, un bel legame. È con tanto piacere che la incontro in video chiamata, per una breve intervista.

1) Antonella è veramente un piacere per me intervistarti, visto l’affetto che ci unisce . Mi vuoi raccontare dove sei nata, chi sei, cosa fai nella vita oltre a scrivere?

Ciao Angela, grazie per questa tua intervista.
Mi chiamo Antonella e ho 61 anni, sono nata a Messina, bellissima città siciliana di mare, ma vivo a Roma da oltre 33 anni.
Roma, una città che adoro e ritengo sia la Città più bella del mondo.

2) Quando è nato in te l’amore per la scrittura?

L’amore per la scrittura è una passione che coltivo da piccolissima, penso sia stato merito di mia madre che ci ha sempre stimolati a leggere e a conoscere nuovi vocaboli per imparare le tante sfaccettature delle parole.

3) Il tuo ambiente familiare e di formazione culturale, in che modo ha incoraggiato il tuo approccio alla poesia?

Nella mia famiglia di origine si respirava Arte e Passione in elevate quantità.
Mio nonno era primo violino del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, mia madre, anche se a livello dilettantistico era una cantante mezzo soprano, ricordo ancora la sua bellissima voce quando ai matrimoni in chiesa intonava l’Ave Maria.
Un papà, giocatore di calcio, ma sempre a livello dilettantistico diventato poi allenatore della squadra dell’ATM di Messina.
Mio fratello era laureato al Conservatorio ed era direttore artistico ,mio cognato musicista, insomma potrei continuare l’elenco ma era solo per spiegare dettagliatamente l’aria di cui mi sono cibata sin da piccolissima.
Mia madre mi ha sempre stimolata a scrivere e quando ero molto giovane, 16 anni, fece leggere le mie poesie ad una giornalista di Paese Sera che si complimentò e mi consigliò di proseguire.
Intanto gli anni passavano, ho dato la precedenza alla mia vita di moglie e mamma senza mai smettere però di scrivere, di coltivare la mia passione.

4) A chi o cosa ti ispiri quando scrivi?

L’approdo su FB, con i vari gruppi di scrittura e anche con quelli sportivi, sono interista e ho conosciuto artisti interisti che sono stati importanti nel mio percorso letterario.

In modo particolare Bruno Vergani interista come me, un Artista che apprezzo e ammiro, pittore, scultore, poeta e cantautore.

Due delle tre copertine dei mie libri sono opere sue che mi ha donato gratuitamente, anche perché siamo editor della stessa Associazione, Accademia Edizioni ed Eventi e scriviamo per lo stesso blog ScrepMagazine, perciò credo sia giusto aiutarci e supportarci tra di noi.

5) Hai pubblicato dei libri di poesia negli ultimi anni, cosa ti ha spinto a scrivere un romanzo nel periodo del lookdown?

Come ho già detto ho scritto e pubblicato tre libri:
L’Anima vola, edito Plurivresum, bellissima copertina opera del maestro Bruno Vergani.
Vite in equilibrio in..stabile, edito da Accademia Edizioni Eventi, poesie dove l’amore, l’introspezione e la Natura si intrecciano in un importante percorso.
Con questo libro ho partecipato alla prima edizione del ViBook, manifestazione che si tiene in autunno a Vibo Valentia. Come copertina immagine di una statua del maestro Bruno Vergani.

Dopo due libri di poesie da poco, quasi un anno, ho pubblicato il mio primo racconto: “Nina e i suoi voli” sempre edito da Accademia Edizioni ed Eventi, un racconto breve, formato da 9 mini episodi con un unico preciso intento.

6) Chi è Nina? È Antonella? Ho notato similitudini…

Nina la protagonista, come hai ben detto, mi rappresenta e Remo ,un bellissimo gabbiano è il tramite per poter ritrovare la libertà persa in quel periodo.
La copertina è del bravissimo giovane grafico Matteo Cinti, che tra l’altro è il compagno di mio nipote, che con grande pazienza ha dato forma e colori alle mie descrizioni di Nina e Remo.
All’interno foto bellissime di Roma di mio genero Daniele Zincone e quadri di Bruno Vergani, di Remo, due con la nuova tecnica del maestro e uno astratto che rappresenta Remo in gioco con un altro gabbiano.


Sono molto felice di aver scritto questo racconto e tutte le persone che lo hanno letto si sono sentite Nina e hanno “provato” lo stesso amore di Nina per Roma.

7) Oltre alla famiglia c’è qualcuno che vuoi ringraziare?

La persona che mi ha più supportato, al di fuori della mia famiglia dove tutti mi hanno aiutato e mi aiutano come possono è la mia amica ed editor di ScrepMagazine Trandafira Nechita, lei è stata la prima a comprare i miei libri e a divulgarli tra le sue amicizie.
Ma, un grazie immenso oltre a te Angela, va al direttore Giuseppe De Nicola che crede in noi, e ci supporta in ogni evento dando risalto alle nostre manifestazioni anche al di fuori dell’Associazione.
Un grande incontro e una bellissima esperienza far parte del libro del bravissimo Artista Vincenzo Bocciarelli, che ho avuto l’onore di aver presente alla presentazione “on line” del mio libro insieme a Meri Lolini che mi ha presentato.

8) Progetti per il futuro?

Intanto continuo a scrivere e anzi ringrazio i tanti blog che mi invitano rispettando la mia appartenenza a ScrepMagazine, in modo particolare Massimo Nevisco, Matteo Cotugno, Angelica Loredana Anton, Pier Carlo Lava e tanti altri.
Angela ho un progetto per un nuovo racconto speriamo si possa concretizzare.
Intanto grazie ancora a te e a tutte le persone che apprezzano i miei scritti.

9) Cosa desideri per il futuro dei tuoi meravigliosi nipoti?

Il mio più grande desiderio è che i miei nipotini Emma e Alessio, possano vivere in un mondo dove la pace, l’amore, la fratellanza siano esaltati e usati come modelli di vita.

10) Un motto che senti tuo?

Una mia massima: Beato chi scrive perché chi scrive vive appieno le emozioni della vita.

Non posso non approvare la tua massima, è vero scrivere rende diversi, fa godere di ogni sfumatura che la vita regala.

Attendiamo con trepidazione il tuo prossimo libro che sarà un successo come i precedenti.

Angela Amendola

Clicca sul link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:

3 COMMENTS

  1. Bellissimo articolo, che dire Antonella Ariosto è così! Da subito sembra di conoscerla da sempre, pur nella sua riservatezza, nella sua discrezione, diretta e schietta.
    È un tesoro che si svela giorno dopo giorno, schiva e modesta, sempre garbata e gentile.
    Ringrazia anche solo per una sillaba, invece credo siamo noi a doverla ringraziare.
    Regala e condivide arte e bellissimi articoli, è fonte e sorgente d’ispirazione continua.
    Lei è un’Artista vera, è arte, è Musa ispiratrice, è una donna di una generosità rara, la vera generosità, quella intellettuale.
    Grazie Antonella ??❤️

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