In Calabria è arrivato Diabolik

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In Calabria è arrivato Diabolik! Ed i Manetti Bros. tornano a casa…

Mistero, azione, suggestioni, cinema di qualità ancora protagonisti in Calabria. Si sono concluse nei giorni scorsi, infatti, le riprese di Diabolik 3, terzo episodio della trilogia, basato sull’omonimo fumetto, per la regia dei Manetti Bros., firme cult del cinema italiano, tra l’altro di origini calabresi. Troupe al lavoro tra le meraviglie della Tonnara di Palmi e dell’isola di Dino di fronte a Praia a Mare.

Le sequenze calabresi del film prodotto da Mompracem Srl, Rai Cinema (con la distribuzione di 01 Distribution) e in collaborazione con la Fondazione Calabria film Commission, narrano le vicende di Diabolik bambino, interpretato da due giovinetti di Palmi. Alle riprese hanno lavorato diverse maestranze calabresi, nei vari reparti della troupe, oltre ad attori e figuranti.

Sul set del film, in due diversi momenti, si è recato il Commissario straordinario Anton Giulio Grande che ha parlato del film coi registi (Antonio e Marco Manetti), ed ha conversato coi tecnici e gli attori che hanno lavorato in questi intesi giorni di cinema. Prima a Palmi, poi a Praia a Mare, a bordo di una barca, Grande ha raggiunto l’Isola di Dino, teatro del set.

“Questo film – ha dichiarato Grande – rappresenta un punto importante della nostra progettazione su diverse pellicole, lavori diversi tra loro, che rappresentano un ottimo aggancio con il cinema italiano, quello che intendiamo promuovere nei prossimi mesi. Diabolik, nella sua struttura filmica, ci consente di veicolare il bello della Calabria, le sue meraviglie, agganciate ad una trama avvincente, per di più con due importanti registi, i Manetti Bros. -, originari della nostra terra”. Marketing di territorio e industria, ma soprattutto un cast di livello che rivela la qualità del lavoro fatto per Diabolik 3, nei diversi momenti della realizzazione del film.

Da Giacomo Gianniotti che incarna Diabolik, passando per Miriam Leone (Eva Kant), fino a Valerio Mastandrea nei panni di Ginko. Un lavoro, dunque, che affronta il personaggio Diabolik, le cui avventure a fumetti sono state vendute in oltre 150 milioni di copie negli ultimi 50 anni, e che arriva sulla scena cinematografica dopo l’unica trasposizione del 1968. “Da sempre sognavamo di girare un film in Calabria, nostra terra d’origine – hanno commentato i Manetti Bros. – Finalmente è successo con alcune scene molto importanti di Diabolik 3. Ora che abbiamo rotto il ghiaccio, non vediamo l’ora di tornare”.

“Non avevamo certo bisogno di scoprire l’infinita bellezza dei luoghi né il meraviglioso calore e la grande ospitalità dei calabresi – hanno puntualizzato i registi di Diabolik 3 – ma ci teniamo a ringraziare la Film Commission della Regione Calabria e il Comune di Palmi per l’accoglienza e la collaborazione, come la gente di Palmi e di Praia a Mare, che ci ha fatto sentire a casa”.

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Maria Luana Ferraro
Sono Maria Luana Ferraro, consulente aziendale e mi occupo anche di finanza personale. I calcoli sono il mio lavoro, le parole la mia passione. Fin da bambina, anziché bambole e pentoline, chiedevo libri, quaderni e penne. A sei anni ho ricevuto la mia prima macchina da scrivere. Appassionata di letteratura italiana e straniera, il mio più grande sogno è sempre stato diventare giornalista. Sogno che, piano, si sta realizzando. Socia fondatrice della “Associazione Accademia & Eventi”, da agosto 2018 collaboro con “SCREPMagazine” curando varie rubriche ed organizzando eventi. Fare questo mi permette di dare risalto a curiosità e particolarità che spesso sfuggono. Naturalmente, in piena coerenza con ciò che è il mio modo di interpretare la vita…eccolo: “Quando la mente è libera di spaziare, i confini fisici divengono limiti sottili, impercepibili. Siamo carcerieri e carcerati di noi stessi. Noi abbiamo le chiavi delle nostre manette. La chiave è la conoscenza: più conosci, più la mente è libera da preconcetti e ottusità. Più la mente è aperta, più si ha forza e coraggio così come sicurezza. Forza, coraggio e sicurezza ti spingono a tentare l’impossibile affinché divenga possibile.”

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