È il secolo dell’esasperazione dell’immagine, che è anche componente nella gestione del potere che si esercita sulle masse.
Potere che può essere psicologico, politico, religioso, di terrore ecc…
In definitiva una sorta di coercizione occulta e di gestione dei gusti e di scelte singole e collettive.
Nei regimi totalitari i vari dittatori hanno utilizzato la loro immagine per ricevere consensi e analoga finalità avviene nel mondo dell’arte e in tutti i contesti economici.
Vi siete mai chiesti perché nelle vendite delle auto l’abbinamento di belle ragazze e macchine di lusso è quasi scontato?
Vi sarete chiesti come mai parecchi statisti abbiano avuto un forte aiuto dai mezzi di comunicazione che ne hanno propagandato una determinata immagine consona alla finalità di un traguardo politico.
Prima ancora della televisione ci hanno pensato i pittori, gli scrittori, in definitiva l’entourage politico e artistico che gravitava intorno ai sovrani e ai potenti del tempo.
Attualmente, l’immagine e l’uso della stessa, hanno pochi segreti per noi spettatori ormai smaliziati e critici.
Nonostante ciò, restiamo basiti quando l’immagine viene usata in maniera quasi volgare e portata all’estremo quando presenta un prodotto che di fatto non ha connotazione con ciò che vuole rappresentare.
Per quanto riguarda i Maneskin è la musica il prodotto che darà valore e senso alla loro arte, non tanto quindi alcune presentazioni visive che lasciano il tempo che trovano.
In definitiva una “copertina” del libro può essere suggestiva ma non necessariamente potrà recuperare uno scritto mediocre, così come l’immagine della presentazione di un’ opera musicale su CD sarà direttamente proporzionale all’effetto della musica.
Era proprio il caso di mostrarsi nudi e oliati per il lancio del loro disco?
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Non sono bigotta, né antica, ma se sei bravo e quindi vali, sono inutili gli eccessi.
Il successo gli ha dato alla testa, meglio agli inizi della carriera, dove suonavano senza clamori.
I Maneskin sono di nuovo al centro delle polemiche. Ed è tutta colpa di una foto pubblicata sui social.
Nella foto ci sono Damiano, Victoria, Ethan e Thomas completamente senza veli, una foto che di per sé non è scabrosa.
Ma a scatenare le polemiche, oltre alla nudità, che molti considerano eccessiva e manifestata da loro troppo spesso, sono le due stelline applicate sul seno di Victoria, come censura.
La censura è applicata solo per le donne, mentre gli uomini possono sempre esibire il loro petto.
La foto è stata insomma un’occasione di duro scontro fra i fan della band (e non) che evidentemente preferirebbero che la band parlasse molto di più con la musica e non con il corpo mostrato nudo in foto.
Angela Amendola
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