Il mio canto libero: buon compleanno Giulio Rapetti!

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Buon compleanno Mogol!

È conosciuto come il paroliere dei parolieri, un poeta della musica italiana e non potremo usare altro per Giulio Rapetti, in arte Mogol, paroliere, scrittore e produttore discografico italiano, nato a Milano il 17 agosto 1936, che spegne oggi 84 candeline. Il suo nome viene spesso associato a quello di Lucio Battisti, con il quale ebbe per anni un lungo e fortunatissimo sodalizio artistico, è legato a quello di moltissimi cantanti e cantautori della musica leggera italiana per i quali ha scritto e composto alcuni dei brani più celebri di sempre.
A partire dai primi anni Sessanta, quando scrisse per Patti Pravo le parole di ‘Il paradiso’ e ‘Per te’ o ancora ‘Perdono’ per Caterina Caselli, ‘Sognando la California’ per i Dik Dik, ‘Io ho in mente te’, ’29 settembre’, ‘Un angelo blu’ per gli Equipe 84 e ancora ‘A chi’ di Fausto Leali, ‘Se piangi, se ridi’ e ‘Una lacrima sul viso’ di Bobby Solo, ‘La spada nel cuore’ e ‘Riderà’ di Little Tony, e brani per Mango e Riccardo Cocciante.
E lui, alla fine degli anni Sessanta, convinse Battisti a cantare da sé le sue canzoni. Un’intuizione che si scontrò con le resistenze dei discografici, ma che si rivelò vincente: la carriera di Battisti, dopo inizi incerti, decollò a Sanremo con ‘Un’avventura’.
Ma la novità è che grazie a Mogol anche i medici italiani che lottano da mesi contro il Coronavirus hanno il loro inno: si tratta de Il mio canto libero, con un nuovo testo riscritta per l’occasione da Mogol.
Protagonisti della clip pubblicata su internet sono alcuni medici specialisti, che hanno voluto staccare durante i loro turni per cantare questo brano, sentendosi così uniti, seppur a distanza.
Il brano ora recita frasi del genere: “Adesso resta a casa, esci solo a far la spesa, domani un giorno nuovo sarà“.
Parole importantissime che regalano un messaggio di speranza e fiducia in un momento drammatico per il nostro paese.
Il mio canto libero, in origine è una canzone pubblicata nel 1972, una delle più coverizzate nel corso degli anni, un vero classico della nostra musica amato da tutti, sia dai fan di Battisti che dalle nuove generazioni.
Di questo brano esiste anche una versione spagnola, inglese, tedesca, e poi ancora delle cover di artisti del calibro di Fiorello, Laura Pausini e più recentemente di Francesca Michielin.
Mancava però una cover fatta da una equipe di professionisti di un’altra categoria, che ci regalano e si regalano un sorriso in uno dei momenti più difficili nella storia del nostro paese.

Simona Bagnato

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