Per leggere la puntata precedente fare click sulla FOTO ⤵
Mai perdersi d’animo, la vita va avanti e bisogna lottare per chi resta.
Questo era l’obbiettivo di Leonardo grazie al quale riuscì a trovare la forza per andare avanti e risollevarsi dai traumi della guerra che gli avevano provocato gravi perdite come quella dei genitori.
Non fu semplice per lui rimboccarsi le maniche e ricominciare da zero, dovendo rimettere in sesto la villa e riprendere le vecchie abitudini.
Il patrimonio della famiglia Bellini, dopo la guerra, aveva subito varie perdite e bisognava recuperarlo.
Già erano trascorse alcune settimane dal suo arrivo, ed ancora temporeggiava nell’apprendere notizie di Gaia…
Per giorni e giorni, aveva indugiato per paura di non rivederla, ma bisognava affrontare anche questo momento.
Un pomeriggio, dopo avere lavorato con i suoi dipendenti che curavano le sue terre, decise di recarsi nella casa natale della donna.
Erano trascorsi cinque anni da quando Gaia lo aveva visto per l’ultima volta, quando partì per il fronte.
Anche lei, oramai, aveva perso la speranza di rivederlo, malgrado in cuor suo lo desiderava ancora tantissimo e lo sentiva vivo.
Era una giornata bellissima e malgrado fosse pomeriggio, il sole era ancora alto.
Mentre Leo camminava per il sentiero, si riempiva i polmoni di quell’aria fine e leggera impregnata del profumo dei fiori di ginestre e, mentre i suoi pensieri si perdevano nel frinito imperturbabile delle cicale che irrompeva in quell’immenso spazio, raggiunse il borgo dove si trovava l’abitazione della sua dolce amata.
Il suo cuore gioì quando, da lontano, avvistò l’abitazione di Gaia.
Questo era già un buon segno! Avanzò affrettando il passo, si diresse verso le scale per suonare alla porta e vide sgattaiolare da un angolo della casa un bimbo che mostrava il suo bel visino con una folta chioma bionda.
Quando il piccoletto vide l’uomo, cominciò a correre per nascondersi dietro alla panchina che stava in giardino.
In mano teneva un giocattolino e a fianco a lui stava un gattino grigio che alla vista di Leonardo cominciò a miagolare e fare le fusa.
L’uscio della porta era semi aperto e si rese conto che il bimbo viveva in quella casa.
<<Ma chi era costui?>>… si domandò l’uomo.
Molto perplesso avanzò verso la soglia di casa e il piccolo pargolo lo seguì superandolo.
Entrò in casa e cominciò a chiamare…
<<Mamma, mammina mia…>>… <<Filippo che succede?>>…
D’un tratto mentre la donna attratta dal richiamo del figlio si diresse verso di lui, inaspettatamente vide innanzi la figura di Leonardo.
Rimase impietrita…
No, non poteva essere vero!!!
Era bellissima, ancora più bella di quando Leo l’aveva lasciata.
Per un attimo si fissarono senza avere la forza di parlare e in modo molto naturale si abbracciarono e cominciarono a scambiare tutti i baci perduti.
Egli la guardò perplesso seguendo con lo sguardo il bimbo che, intanto, aveva assitito alla scena rimanendo immobile…
Con dolcezza Gaia lo chiamò verso di sè e prendendolo in braccio disse:
<<Filippo, questo è il tuo padre…Leo, questo è tuo figlio>>.
Gaia non aveva mai smesso di parlare al figlio del suo papà e finalmente lo aveva lì, innanzi a lui.
Per Leonardo, invece, fu una sorpresa inaspettata e la gioia che provò nell’apprendere quella meravigliosa notizia, servì a cancellare i postumi della guerra.
Tutto sembrava un sogno, un dolcissimo sogno…
C O N T I N U A…
[…] Il coraggio di Gaia (Parte 20a) […]