IL BELLO DI TE
Vedi, mia cara ,
la verità è che non ho mai
dimenticato l’immagine di te
mentre salivi le scale.
Nessun uomo,
che non fossi stato io,
si sarebbe accorto
di quel pesante fardello
che hai trascinato a fatica
sino all’ultima rampa,
un ingombrante fagotto
farcito di cocci di specchi
frantumati e di sogni
anestetizzati dal disincanto.
L’arte che prevede
un’ottima capacità
di lettura dell’anima
non ti verrà insegnata neppure
dal più dotto dei sapienti:
è una virtù innata,
una rara qualità che si
alimenta di vibrazioni
e di sentimenti,
un regalo che
odora di spiritualità,
un’arma innocua.
Solo io potevo
e posso leggerti,
solo io conosco e,
comprendo,
solo io lenisco,
e non invado.
Perché l’amore
straripa senza causare
allagamenti,
l’amore si toglie
le scarpe sulla soglia
della sensibilità,
l’amore guarisce senza veleni,
L’Amore….
Il bello di te è
che non avresti voluto
svuotare la valigia
sul mio letto
per non disturbare.
Ed io mi innamorai…
Lirica tratta dalla raccolta “Aliti inversi” di Maria Cristina Adragna