Dormiveglia ipnotico

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In quest’era particolare corriamo il rischio di cadere in dormiveglia e non renderci conto se il nostro io è desto o addormentato, con l’aggravante che diventi ipnotico, si perché il rischio è che questa faccia scegliere ad un altro per noi.

È come essere persi, non siamo del tutto consapevoli di ciò che ci circonda come automi.

Riporto di seguito una storiella che racconta di un gruppo di persone a bordo di una zattera, ormai esausti e disidratati, che rischiavano di morire di sete, non immaginando minimamente che l’acqua da cui erano trasportati era acqua dolce.

Così la soluzione è a portata di mano, ma non lo si sa.

Un po’ come assistere ad un numero di magia: il mago ipnotizza qualcuno e gli fa vedere cose che non ci sono e non gli fa vedere ciò che c’è.

Vogliamo davvero vivere in questo stato?

Preferiamo essere svegli e consapevoli, o no?

O preferiamo non guardare, altrimenti si perde il controllo del castello di carte, che abbiamo costruito e siamo per lo più impegnati a non farlo cadere con un semplice soffio di vento?

Se così fosse, la prima cosa che ci necessita per il cambiamento è la disponibilità ad imparare qualcosa di nuovo, questo ci consentirà di riappropriarci del nostro stato di veglia e la curiosità e la necessità di ricercare e accettare la verità, senza fuggire.

Si perché le novità, le cose sconosciute innescano paura, ma di cosa poi! Se non approfondiamo e conosciamo non possiamo neanche saperlo.

Forse è più logico dire che abbiamo paura di perdere le false sicurezze che ci siamo costruite nel tempo: il nostro castello di carte; imparare ad ascoltare e osservare.

L’ipnosi del nostro dormiveglia è determinato dal condizionamento, dal continuo programmare ogni piccolo dettaglio, dall’essere convinti che tutto parte dal proprio punto di vista.

Ma la vita è un dono prezioso che va vissuta come una splendida avventura, da vivere consapevolmente svegli.

di Simona Trunzo

Clicca il link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:

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Simona Trunzo
Sono un’artista poliedrica, specializzata in “arte-danza-terapia”. Spazio dall’espressione artistica della pittura fino all'arte della carta che mi consente, quest’ultima, di creare artigianalmente i miei stessi libri. Credo fortemente nella forza della comunicazione e nella sua valenza espressiva: parola, movimento e disegno. Da qui l’approfondimento verso il mondo delle fiabe che mi ha portato a creare un personaggio di fantasia positivo: Fumìna e Svelto, di cui sono autrice e illustratrice.

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