Solitudine metropolitana
Stanotte Chiara è volata sui tetti
a rincorrer la luna
stanca di accarezzare la faccia al dolore.
Luca al bar sceglie i suoi soliti orologi,
guarda il neon e non pensa,
la voglia di lottare
lui l’ha spesa da un pezzo.
Parla la televisione di guerre lontane,
la notte avanza strisciando, ubriaca di noia.
E la luce di luna ride la sua canzone.
Passi lenti non vanno più a casa,
la solitudine lava i piatti da sola.
Ombre di foglie sbadigliano sui muri
neri d’umido e di paure disegnate
sui cartelloni della pubblicità.
Dagli alberi spenti si rincorron sussurri,
solo il vento stanotte
ha voglia di andare
e un lampione lontano
rimane a guardare.
foto dal web