Alle mie amiche, a chi non ha mai smesso di tenermi per mano…
AMICA
Ne abbiamo percorse
di strade assolate
e tra le risate
pensammo al futuro,
alzammo quel muro
di finti mattoni,
che Dio ci perdoni
per le leggerezze.
Di baci e carezze
venivi a narrarmi,
peccammo nel tempo
di gran presunzione
credendo che forse
qualunque emozione
potesse esser degna
del termine “amore”.
Cademmo in errore
tenendoci strette
e condividemmo
parecchie vittorie
e poi, quante storie
da offrire alla sera
con qualche chimera
che dava l’assillo.
Il cuore è un po’brillo,
a volte s’inceppa
così , piena zeppa,
la vita trascorre,
in cima alla torre
da cui ci sporgemmo
ci attesero i dubbi
sul “cosa vorremmo”.
Amica, mi vedi?
Io sono cresciuta,
ed una mia idea
giammai l’ho taciuta,
e credo che quello
che sono io adesso
lo devo anche te,
eh sì, lo confesso.
Ho messo di lato
un po’ di follia,
ma non ho scordato
la nostra allegria,
l’amico non è
solo mera presenza,
è voce severa,
buon senso,
coscienza…
Lirica tratta dalla raccolta “Aliti inversi” di Maria Cristina Adragna
[…] “Amica” di Maria Cristina Adragna […]