DAD ovvero Didattica A Distanza

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(via mail)

Maurizio Loragno

Maurizio Loragno di Bitonto, 49 anni, Primo Luogotenente dell’Aeronautica Militare con quasi 30 anni di servizio, laureato in Scienze Organizzative e Gestionali, iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Puglia.

Esperto di Comunicazione, muove i primi passi in una Testata Giornalistica telematica – webtv – della sua città.

Ricopre il ruolo di Direttore della Testata Giornalistica “Da Bitonto”, raccogliendo il testimone dal suo fondatore, Francesco Amendolagine.

Oggi amministra la Pagina Facebook “Libera Mente”, ideando numerosi format (#aperitivamente, #sportivamente, #pollitikamente, #culturalmente, #scolasticamente e #liberamentedonna) che trasmette in diretta.

Come Consigliere Qualificato del Diritto Internazionale Umanitario e appassionato studioso della Costituzione Italiana organizza Seminari e Progetti Scolastici per studenti di scuola media inferiore e scuola media superiore su queste materie oltre che sulla Comunicazione e la sua evoluzione.

Insignito dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, è sposato con Marilena Vacca ed ha due figli: Francesco di 21 anni e Marco di 12.

Oggi, eccolo, qui con noi, in un franco e deciso confronto sulla DaD (Didattica A Distanza)

Loragno: L’emergenza coronavirus ci ha “regalato” un’importante novità: la “didattica a distanza”.

E diciamolo con grande franchezza: all’inizio, nella speranza che si trattasse di un periodo breve, la sospensione delle attività didattiche è passata come un periodo di vacanza.

Fiore: Invece…

Loragno: …man mano che il tempo trascorreva e le notizie sul “nemico invisibile” si aggravavano, i decreti governativi allungavano il periodo di sospensione delle lezioni e, soprattutto, via via che si comprendeva la necessità categorica di rimanere a casa, la “didattica a distanza” è diventata l’unico strumento per consentire la “normale” prosecuzione dell’anno scolastico.

Fiore: Con la corsa frenetica delle varie istituzioni scolastiche…

Loragno: … ad attivarsi per consentire l’accesso alle varie piattaforme (che, forse, potevano essere testate in periodi di “calma” anziché sovrapporsi all’emergenza), quando non addirittura ad attivarne di altre per offrire una “più qualità” del servizio e una maggiore sintonia alle esigenze.

Dirigenti, docenti, personale ATA e di segreteria non hanno, certamente, fatto mancare il loro apporto.

A loro, in questo periodo, più volte è stato tributato il giusto elogio per quanto stanno facendo e certamente continueranno a fare.

Fiore: E gli studenti?

Loragno: È giusto tributare lo stesso apprezzamento agli studenti, soprattutto quelli più giovani, gli studenti della scuola media inferiore.

I ragazzi, che, forse, a differenza di qualche adulto non hanno mai perso il sorriso e la speranza, tanto da “caricare” i genitori con quel “andrà tutto bene”, sono stati catapultati, di botto, nell’utilizzo di strumenti informatici e, di più, ad un’autogestione ed autodisciplina scolastica su cui, forse, in pochi avrebbero scommesso.

Credenziali di accesso al “Registro Elettronico”; cambio password; esplorazione del sito; controllo della sezione “materiale didattico”.

Scaricare file audio/video o file word/Excel/jpeg; organizzare delle “cartelle virtuali” dove archiviare i lavori; scannerizzare esercizi; dotarsi di un indirizzo e-mail “istituzionale”; interagire con i docenti, prima attraverso il semplice invio di file poi attraverso audio/video lezioni.

Fiore: Tutto questo senza poter uscire di casa.

Loragno: Tutto questo sempre “se”, in casa, fosse presente un pc, una stampante, uno scanner, una webcam, una cuffia con microfono.

Tutto questo “se” con genitori in grado di rispondere alle loro legittime domande.

Fiore: E “se” con i soldi per acquistare qualche strumento informatico mancante e “correre ai ripari”…

Loragno: Hai perfettamente ragione. Forse, ancora oggi, la “postazione studio” non è completa.

Ma i ragazzi stanno dando il massimo, stanno reagendo bene.

È a “loro”, quindi, (non me ne vogliano docenti e dirigenti) che va il mio più commosso plauso e un sentito ringraziamento.

Perché in questo periodo in cui gli adulti, giustamente, stanno combattendo altri tipi di “battaglie” (condite di ansie e paure), “loro” stanno facendo la loro parte, non in corsia, per le strade ma seduti a una scrivania per diventare in anticipo adulti.

Non si stanno fermando, non si stanno arrendendo e lo stanno facendo con il sorriso e la serenità dando forza, in tanti casi, agli adulti.

In ogni caso un fatto è certo: occorre dare pari opportunità di istruzione a tutti gli studenti, indipendentemente dalle aree geografiche dove abitano e dallo stato sociale delle famiglie.

Questo è essenziale al fine di non creare e avere differenze sul grado di apprendimento dovuto ai dispositivi e alle risorse.

… a cura di Vincenzo Fiore

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Vincenzo Fiore
Sono Vincenzo Fiore, nato a Mariotto, borgo in provincia di Bari, il 10 dicembre 1948. Vivo tra Roma, dove risiedo, e Mariotto. Sposato con un figlio. Ho conseguito la maturità classica presso il liceo classico di Molfetta, mi sono laureato in Lettere Moderne presso l’Università di Bari con una tesi sullo scrittore peruviano, Carlos Castaneda. Dal 1982 sono iscritto all’Ordine dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Amo la Politica che mi ha visto fortemente e attivamente impegnato anche con incarichi nazionali, amo organizzare eventi, presentazioni di libri, estemporanee di pittura. Mi appassiona l’agricoltura e il mondo contadino. Amo stare tra la gente e con la gente, mi piace interpretare la realtà nelle sue profondità più nascoste. Amo definirmi uno degli ultimi romantici, che guarda “oltre” per cercare l’infinito e ricamare la speranza sulla tela del vivere, in quell’intreccio di passioni, profumi, gioie, dolori e ricordi che formano il tempo della vita. Nel novembre 2017 ho dato alle stampe la mia prima raccolta di pensieri, “inchiostro d’anima”; ho scritto alcune prefazioni e note critiche per libri di poesie. Sono socio di Accademia e scrivo per SCREPMagazine.

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