Cos’è Onlyfans?

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La nostra società si basa sull’apparire, “mostrarsi per sentirsi, per essere.”

L’uomo si è sempre chiesto cosa resterà di noi alle generazioni future.

La risposta arriva dall’arte.

È l’arte nelle sue più svariate forme: musica, pittura, cultura, poesia, ecc…, a veicolare e cristallizzare nella memoria collettiva e individuale, ogni traccia di chi ci ha preceduto.

Fin dall’antichità, gli uomini primitivi hanno lasciato tracce del loro passaggio sulla Terra, con le immagini su pietre, su rocce, su manufatti di diverso tipo le loro scene di caccia, di lotta e disegni di ominidi e animali.

Nel corso dei secoli, tutte le tecniche per questa finalità si sono evolute e perfezionate.

Noi adesso abbiamo dei mezzi che negli anni precedenti erano inconcepibili.

Pensiamo un attimo alla televisione che ci consente di immagazzinare miliardi di immagini, o ancora a supporti che conservano le voci anche di chi non c’è più.

Ma da qualche anno sono stati creati i social come facebook, Instagram, che hanno dato la possibilità a tutti, di poter registrare e memorizzare la sequenza della propria esistenza quotidiana per poi condividerla con altri.

Oggi assistiamo ad un’inflazione dell’immagine che ha principalmente la finalità di stimolare la sensualità e anche la sessualità tra i fruitori dei social.

I vari “attori improvvisati”sui loro set casalinghi, hanno capito che da tutto questo ne deriva un rendimento monetario e allora fanno a gara a chi, con la propria immagine o con i propri video, esibisce più elementi che attirano e guadagnare di più.

Questo modo di fare, mette in evidenza oltre la scaltrezza dei vari protagonisti, anche il vuoto delle nostre menti, che necessitano di stimoli continui per provare emozioni e riempire spesso la solitudine.

E nascono così i follower, che rimpinguano di grossi ricavati i furbetti, che ancheggiando e con l’esibizione di qualche parte anatomica, soddisfano le brame dei guardoni.

Dopo Instagram, un social di foto e video, da un paio d’anni in Italia è arrivato Onlyfans.

È un sito web che ha sede a Londra, e offre un servizio di intrattenimento tramite abbonamento. I creatori di contenuti, anche gente comune non solo i vip, possono guadagnare denaro dagli utenti che si iscrivono.

OnlyFans ,si è trasformato nel social più redditizio durante la pandemia.

É quello che sempre più persone definiscono “l’Instagram del porno” perché poi è di questo che si tratta. È una piattaforma in cui i “creator” pubblicano messaggi, foto, video e più in generale contenuti esclusivi e quasi sempre hard.

Ci sono video e foto di nudo scattate in base alle richieste degli utenti.

Ma mi chiedo: perché comprare qualcosa che esiste già gratuitamente sul web? Sono migliaia i siti simili gratis.

La differenza è che OnlyFans crea un contatto diretto tra gli utenti e chi seguono, che su altri social network non c’è.

Foto,video quasi a richiesta, proprio come le canzoni che richiediamo ancora oggi sulle radio libere.

La pandemia ci ha privato per mesi di contatti umani ed ecco il fiorire di roba del genere.

Sono state davvero tante le persone che nella pandemia sono rimaste senza lavoro e, per riuscire a pagare le bollette, si sono iscritte a OnlyFans per lucrare.

C’è chi si sente a proprio agio con la nudità e non trova grosse difficoltà a mostrarsi a un pubblico interessato, c’è chi invece affronta con timidezze.

Ma poi tutto passa vedendo i guadagni.

Certo, non basta pubblicare un video hot per portare a casa cifre da capogiro.

E tolto l’esempio delle celebrità, una persona qualsiasi può arrivare a guadagnare mensilmente “varie migliaia” di euro.

Cos’è OnlyFans e perché si parla tanto di questo social in cui si vendono i post

Gli articoli e i servizi che ci raccontano di guadagni milionari dei vip,non ci devono trarre in inganno. Le persone normali devono fare i conti con guadagni decisamente contenuti.

Di fronte alla realtà delle cifre, il sogno si infrange,non è facile convincere gli abbonati a spendere soldi per “gente comune” quando pagando possono sbirciare la lingerie o una doccia di qualche celebrità.

La liberalizzazione di questi strumenti è molto pericolosa, perché non essendoci filtri ci si trova davanti ad alcune realtà non adatte a tutti.

Infatti su social o siti, capita di trovarsi davanti ragazzine di 13 o 14 anni che sono già piccole star.

Sono le nuove lolite di Instagram e Tik Tok, ragazze giovanissime che decidono di seguire le gesta delle varie ninfette della tv.

Ma che fanno cantano? Danzano? Recitano? No si spogliano ammiccando.

Sognano di farlo davanti a un telecamera, magari per un reality show, cominciano a prepare il terreno raccogliendo fan e seguaci e lottando tra di loro per ottenere più mi piace.

I loro modelli sono ragazze che vediamo in tv e che quotidianamente mostrano il lato “migliore” di sé. Quello B.

E in questo modo fanno successo.

Ma è questo ciò che vogliamo?

Creare mostri, che pur di arrivare, fare successo non esitano a vendersi e svendersi?

E comunque la si voglia mettere, la nudità, maschile e femminile, ha sempre fatto presa.

E nell’era digitale cambia l’ordine degli addetti ma non il risultato.

Angela Amendola

Clicca il link qui sotto per leggere il mio articolo precedente:

Mi chiedo perché?

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