“Conchiglie” di Maria Cristina Adragna

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Il mare, le sue infinite contraddizioni improntate su bellezza preponderante ed insidie non trascurabili, la tendenza umana alla necessità di “respirare” l’immensità di quell’azzurro che si impone con prepotenza agli occhi esterrefatti di chi resta in contemplazione.

E così, a piedi nudi e con l’anima  “imbevuta” di sole, rimango in trepidante attesa di raccogliere, dagli umidi lembi spumeggianti di un bagnasciuga color dell’oro, pochi gioielli variopinti e delicati, intrisi della sinfonia del misterioso  regno delle profondità…

Conchiglie

Anarchico abisso,
impero sommerso,
oceani sovrani
di un altro universo,
Nettuno è un pretesto
per far compagnia
all’uomo di mare
e alla sua nostalgia.

Gioielli che l’onda
trascina impietosa,
giammai destinati
ad ornare una sposa,
piuttosto abbelliscono
reti sciupate
che ai porti consegnano
vite spezzate.

Raccolte su rive,
condotte all’orecchio,
sperando di udire
ti sei fatto vecchio
giacché quasi sempre,
tra incanto e utopia,
hai messo di lato
la tua fantasia.

Eppure una volta,
guardandone una,
scorgesti un capello
di chioma assai bruna,
e lieto pensasti valesse la pena
di creder che fosse di una sirena… 

(Lirica tratta dalla raccolta “Aliti inversi” di Maria Cristina Adragna) 

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Maria Cristina Adragna
Siciliana, nasco a Palermo e risiedo ad Alcamo. Nel 2002 conseguo la Maturità Classica e nel 2007 mi laureo in Psicologia presso l'Università di Palermo. Lavoro per diverso tempo presso centri per minori a rischio in qualità di componente dell'equipe psicopedagogica e sperimento l'insegnamento presso istituti di formazione per operatori di comunità. Da sempre mi dedico alla scrittura, imprescindibile esigenza di tutta una vita. Nel 2018 pubblico la mia prima raccolta di liriche dal titolo "Aliti inversi" e nel 2019 offro un contributo all'interno del volume "Donna sacra di Sicilia", con una poesia dal titolo "La Baronessa di Carini" e un articolo, scritti interamente in lingua siciliana. Amo anche la recitazione. Mi piace definire la poesia come "summa imprescindibile ed inscindibile di vissuti significativi e di emozioni graffianti, scaturente da un processo di attenta ricerca e di introspezione". Sono Socia di Accademia Edizioni ed Eventi e Blogger di SCREPmagazine.

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