Ha davvero rivoluzionato il Cinema con le sue pellicole Quentin Tarantino, autore e regista poliedrico, due volte premio Oscar, che ha ispirato molti altri grandi nomi della sua generazione.
Produttore, regista, sceneggiatore, “inventore” di icone: ogni suo film è entrato nella lista dei cult cinematografici per eccellenza e ogni suo personaggio lo si ricorda e lo si annovera tra ”I personaggi” che il mondo del grande schermo ha consegnato alla leggenda.
La sua carriera si lancia negli anni 90 con Le Iene, intrigante splatter tra l’ironico e il dramma, che farà dei suoi interpreti un vero must. Quentin si diverte a giocare con il non sense, il cruento gratuito, il poliziesco e la pellicola resta tra le migliori della sua carriera.
Il suo secondo Film segnò la svolta: Pulp Fiction del 1992, con un cast davvero in splendida forma: John Travolta (“resuscitato” da Tarantino e svincolato dal suo solito ruolo di ballerino), uno straordinario Samuel L. Jackson (protagonista di uno dei monologhi più celebri degli ultimi anni), Uma Thurman (musa ispiratrice di Quentin) Harvey Keitel (fedele della cinematografia tarantiniana) e Bruce Willis, il cui episodio è forse quello più raccapricciante dell’intero film.
Con questa pellicola Tarantino si afferma tra i primi autori e registi Pulp, genere della letteratura americana di quel periodo.
Tanti i successi seguiti tra cui nel 1997 Jackie Brown con Robert Bob De Niro, tratto dal romanzo di Leonard, Punch al rum.
Nel duemila arriva il capolavoro Kill Bill: melodramma tra il western e la cinematografia Asiatica (tanto amata dal regista), chiaro omaggio ai Film di Bruce Lee e prima parte di una serie sulla vendetta che culminerà con la seconda pellicola Kill Bill 2. La sposa, interpretata dalla straordinaria Uma Thurman, entrerà nella leggenda confermando Tarantino come il regista della sperimentazione e dell’innovazione. Virtuosismi con la macchina da presa, montaggio serrato e colonna sonora azzeccatissima faranno del Film una vera icona.
Segue un collaborazione col regista Rodriguez, col suo Sin City, e un viaggio nel mondo delle grandi serie Tv, dirigendo alcuni dei migliori episodi di C.S.I. Scena del crimine.
Con Bastardi senza gloria del 2010, Tarantino conferma da una parte la predilezione per i grandi attori dalle mille sfaccettature ( qui un grande Christoph Waltz) nonché segna l’incontro cinematografico con Brad Pitt.
Seguono the Hateful eight e il successivo Django Unchained, in cui è invece Leo Di Caprio ad entrare nel mondo di Tarantino, mondo da cui resterà completamente affascinato tanto da seguirlo, insieme a Pitt, nell’ultima delle sue fatiche registiche, il particolarissimo C’era una volta ad Hollywood del 2019.
Un omaggio al Cinema degli anni settanta e alla magica finzione, lo si può definire l’ultimo film di Quentin, che ha regalato un Oscar a Brad Pitt e che ha segnato una svolta in parte nel modo stesso di concepire la regia; ancora una volta invenzioni creative, spunti geniali e libertà espressiva lasciata ai suoi interpreti “amici”.
Facciamo dunque i nostri auguri al per sempre giovane Quentin che , con tutto quello che ci ha raccontato, non ha mai dimenticato le sue radici e coloro che lo hanno ispirato: dal grande Sergio Leone e i suoi spaghetti western ai gangster movie, dai b movies del grindhouse ai yakuza film giapponesi, a Kurosawa, John Woo, Don Siegel e Godard.
Ognuno di loro ha contribuito ad influenzarne la formazione artistica ,ne ha instillato gli elementi essenziali creando quel geniale melange che oggi si chiama Quentin Tarantino.
Sandra Orlando
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