“a tu per tu con…” Adelia Rossi

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Adelia Rossi e la sua Natalì

Natalì di Adelia Rossi è un romanzo edito nell’aprile scorso da Edizioni Convalle di Stefania Convalle.

Un romanzo che ho voluto leggere per riassaporare l’eleganza della scrittura di Adelia che, con la rete delle sue parole, penetra nei meandri più intimi dei lettori e ti fa vivere in simbiosi con i protagonisti… nel nostro caso Natalì, Fulvia, l’amica di sempre di Natalì, la sua coscienza e Robert, l’uomo dagli occhi di ghiaccio.

Un romanzo che, grazie alla profonda sensibilità dell’autrice, ci conduce nell’attualità del mondo del virtuale con le sue ansie, le sue contraddizioni e le sue incertezze che tanta fragilità stanno provocando e dando alle nuove generazioni, e non solo.

Con Natalì  siamo di fronte a una prosa che fa vivere a pieno al lettore le angosce, le emozioni, la voglia di ripartire e rinascere della protagonista Natalì nonostante il peso del passato e le irrequietezze e tensioni che provoca il nuovo, sia presente che futuro.

Adelia Rossi che, miei cari lettori, avete avuto modo di conoscere e apprezzare nel pezzo apparso su ScrepMagazine del 22 agosto 2023 dal titolo “9 domande 9 a Adelia Rossi, la poetessa dalle mille sfaccettature”, con il romanzo Natalì ancora una volta dimostra di essere profonda conoscitrice dell’animo umano grazie alla sua personalità che quotidianamente prende stimoli e positività dalle belle amicizie che la circondano, aiutata in questo anche dalla passione per il teatro e il cabaret.

Un viaggio, quello di Natalì, verso una intensa storia d’amore con l’inevitabile intreccio di sentimenti ed emozioni che, nella fluidità della narrazione, ci immerge in una sorta di dimensione parallela della scena del quotidiano, nella tana del virtuale, dove, nonostante le contraddizioni e incertezze, ci regala uno spazio di riflessione ed esplorazione senza dare alcun taglio netto a quei legami che nel bene e nel male hanno contraddistinto l’esistenza dei protagonisti.

Fiore – Cara Adelia, com’è nata l’idea Natalì?

Rossi Innanzitutto, giunga a te e ai tuoi lettori il mio saluto per questo gradito ritorno. Tanto per restare in tema, caro Vincenzo, l’idea di Natalì è nata proprio durante una chat e qui mi fermo… lascio al lettore la curiosità di andare oltre.

Fiore – Senza spoilerare troppo per non far perdere ai nostri lettori il desiderio di leggere il tuo pregevole romanzo, vuoi presentare i personaggi protagonisti?

Rossi – Natalì, una donna che ha saputo affrontare il peso degli ostacoli che la vita le ha posto dinanzi senza mai perdere la fiducia e la speranza nell’amore. Ed è con la sua coscienza che quotidianamente si trova a fare i conti. Una coscienza non sempre capace di tenerle testa, dove l’ironia gioca la sua carta vincente. Poi c’è Fulvia, l’amica del cuore, colei che riesce, tra alti e bassi, a mantenerla in equilibrio. Per ultimo, ma non ultimo, Robert, anzi, direi il protagonista principale, secondo me. Quello che da il via al nascere di questo romanzo, anche se è chiaro che la principale interprete di questa storia resta lei, Natalì.

Fiore – Possiamo quindi affermare, senza tema di smentita, che il rifugio nella tana dell’online di Natalì e Robert amplifica la loro solitudine ma li spinge nello stesso tempo con forza e prepotenza alla ricerca di un legame reale ed autentico capace di dare sostanza e fusione alla loro esistenza.

Rossi – Decisamente sì, proprio come tu hai ben afferrato il tutto.

Fiore – Il segmento di civiltà che stiamo attraversando è il segmento del tutto e subito, dell’usa e getta, in netta contraddizione con la natura umana che cerca legami forti e duraturi da te ben rappresentati dal pensare di Fulvia e dalla voce della coscienza di Natalì…Corretto?

Rossi – In effetti il mio pensiero e il mio agire non appartengono al tutto e subito. Fulvia e la coscienza ne sono la dimostrazione.

Fiore – Quindi non sbaglierei se affermassi che il messaggio del romanzo è che il ruolo di Internet deve essere un mezzo e non un fine e che senza qualche rinuncia e privazione da parte dell’uomo nessun dialogo come nessuna felicità è possibile raggiungere con il proprio partner?

Rossi – Che dire? La tua domanda, caro Vincenzo, è di per sé un contenuto di risposte.

Fiore – Quali emozioni provi dall’incontro con i lettori di Natalì?

Rossi – Bella questa domanda. Diciamo che l’emozione più grande la trovo nell’estasi del loro sguardo. Mi chiedo sempre: sarà la storia, o la mia capacità interpretativa nel presentarla? E qui, naturalmente sorrido.

Fiore – La lettura di Natalì è scorrevole e accattivante… e imprigiona i lettori dalla prima pagina all’ultima! Forse ti sei rifatta a Umberto Eco che a chi gli faceva osservare che molte persone non leggono perché non hanno tempo rispondeva: “E allora devono essere gli scrittori a cercare i propri lettori” e a Manzoni quando affermava che la poesia e la letteratura devono avere l’utile per scopo, il vero per soggetto, l’interessante per mezzo?

Rossi – Hai citato due grandi della letteratura italiana che io amo molto. Probabilmente il loro pensiero ha plagiato la mia mente. Lo dico sorridendo, naturalmente, ma pienamente d’accordo con il loro esprimere.

Fiore – Ultima domanda…Nella dedica scritta sul Natalì inviatomi hai scritto “L’amore è l’unico sentimento capace di abbattere tutti i muri…”. E’ forse il vero ed autentico messaggio del tuo romanzo?

Rossi – Credo fermamente che l’amore sia l’unico sentimento, non solo capace di abbattere tutti i muri, ma soprattutto di accendere la speranza anche laddove il buio oscura la mente.

Fiore – Grazie e ad maiora con la promessa di incontrarci a Bordano, tuo comune di residenza, farci una rilassante passeggiata tra le sue vie, scoprire la “galleria all’aperto” dei quasi 300 murales realizzati da artisti internazionali che raffigurano le farfalle, l’anima stessa di Bordano, e visitare la “Casa delle Farfalle”.

Rossi – Grazie a te Vincenzo e soprattutto ai fedeli lettori di ScrepMagazine. Ti aspetto a Bordano e… con grandi sorprese.

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Vincenzo Fiore
Sono Vincenzo Fiore, nato a Mariotto, borgo in provincia di Bari, il 10 dicembre 1948. Vivo tra Roma, dove risiedo, e Mariotto. Sposato con un figlio. Ho conseguito la maturità classica presso il liceo classico di Molfetta, mi sono laureato in Lettere Moderne presso l’Università di Bari con una tesi sullo scrittore peruviano, Carlos Castaneda. Dal 1982 sono iscritto all’Ordine dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Amo la Politica che mi ha visto fortemente e attivamente impegnato anche con incarichi nazionali, amo organizzare eventi, presentazioni di libri, estemporanee di pittura. Mi appassiona l’agricoltura e il mondo contadino. Amo stare tra la gente e con la gente, mi piace interpretare la realtà nelle sue profondità più nascoste. Amo definirmi uno degli ultimi romantici, che guarda “oltre” per cercare l’infinito e ricamare la speranza sulla tela del vivere, in quell’intreccio di passioni, profumi, gioie, dolori e ricordi che formano il tempo della vita. Nel novembre 2017 ho dato alle stampe la mia prima raccolta di pensieri, “inchiostro d’anima”; ho scritto alcune prefazioni e note critiche per libri di poesie. Sono socio di Accademia e scrivo per SCREPMagazine.

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