Ancora femminicidio

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Ancora un altro femminicidio, ancora l’efferata uccisione di una donna.

Il corpo privo di vita di una diciassettenne, Roberta Siragusa, è stato trovato in un burrone nella zona di Monte San Calogero a Caccamo, in provincia di Palermo.

E’ stato il fidanzato, diciannovenne, Pietro Morreale, ad avvertire i carabinieri della stazione di Caccamo del luogo dove si trovava il corpo della ragazza.

Il giovane si era presentato in caserma con il padre e un avvocato e ha condotto i militari fino al burrone.

Il corpo della giovane è stato ritrovato, in parte è carbonizzato.

Le indagini sono condotte dalla procura di Termini diretta da Ambrogio Cartosio.

Già, ieri sera, del caso si era occupata la procura per i minorenni di Palermo, dopo la segnalazione della scomparsa della ragazza, che non era rientrata a casa,all’una di notte, come concordato con i genitori.

Questa mattina, la drammatica svolta.

Il giovane non ha confessato l’assassinio della fidanzata, anzi si è chiuso nel mutismo, ma quando ha dichiarato di sapere dove fosse la giovane, non ha dato spiegazioni convincenti e da li è scattato per lui il fermo.

Caccamo, grosso paese della provincia di Palermo, è in forte stato di choc.

Roberta e Pietro erano molto conosciuti in paese.
Come tanti ragazzi, avevano un profilo su Facebook, Istragram e lui pure Tik Tok.

Profili che raccolgono sogni e speranze, lei amava la danza… lui si era definito Kickboxer.

Il Sindaco di Caccamo, Nicasio Di Cola dice: “Sono stato a casa della ragazza trovata nel burrone, ho incontrato i genitori. Per la nostra comunità è un giorno tristissimo. Questa notizia ha sconvolto tutti. Conosco entrambe le famiglie. Sono famiglie dedite al lavoro e i genitori hanno sacrificato tutta la loro vita per far crescere in modo onesto e leale i loro figli”.

Il Sindaco racconta che i due fidanzati erano insieme la sera prima del ritrovamento: “So che si trovavano insieme ad altri amici. Poi non si capisce come possa essersi scatenata questa inspiegabile e assurda tragedia. Roberta Siragusa non sarà dimenticata a Caccamo – prosegue Nicasio Di Cola – e il 24 gennaio resterà una data tristissima per la nostra cittadina. Avevamo cercato di fare tanto sul tema della violenza nei confronti delle donne, a Caccamo è nata anche un’associazione che si occupa di prevenzione della violenza di genere. E’ stata pure installata una panchina rossa davanti alla villa comunale, come simbolo del sangue versato. Ora, siamo tutti sconvolti”.

I due ragazzi erano stati ad una festa, nonostante la zona rossa, e poi dopo aver lasciato gli amici, Roberta all’una doveva rientrare a casa, si erano appartati in un luogo abituale per le coppie.

Cosa sia successo dopo è ancora da stabilire…Il giovane dice che dopo una lite per motivi di gelosia, la ragazza è scesa dalla macchina e si è versata la benzina che c’era dentro una bottiglia sulla macchina..

Adesso è tutto nelle mani degli investigatori, anche i filmati che potrebbero dire tanto.

Io posso solo concludere che ancora una volta “l’amore” ha ucciso una donna, in questo caso una giovane donna, che da indescrizioni di amici, fosse vittima di maltrattamenti da parte del ragazzo.

Subiva perché il ragazzo minacciava di morte lei e la sua famiglia.

Adesso Roberta non subirà mai più. Riposa in pace.

ROBERTA

Una rosa bianca
sulla panchina rossa
dove alla lunga lista
di nomi di donna
si aggiunge il tuo nome.
Orrore,dolore,sgomento
e il tuo sorriso ormai spento.

              Antonella Ariosto

La Felicità

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