“Amo ergo sum.” Ho amato tutta la vita l’uomo sbagliato.

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Gli amori proibiti

“L’uccello con la spina nel petto, segue una legge immutabile; è spinto da non sa che cosa a trafiggersi, e muore cantando. Nell’attimo stesso in cui la spina lo penetra, non ha consapevolezza della morte imminente; si limita a cantare e a cantare, finché non rimane più vita per emettere una sola altra nota. Ma noi, quando affondiamo le spine nel nostro petto, sappiamo. Comprendiamo. E lo facciamo ugualmente”.

Dal libro “Uccelli di rovo” di Colleen McCullough.

L’amore regna sovrano ovunque,specie in letteratura e quando si parla di romanzi d’amore non si può certo scordare la storia avvincente di Padre Ralph de Bricassart e della sua amatissima Maggie.

Chi non conosce questa storia?

Tutti, grazie alla serie TV “Uccelli di rovo“, la storia di Maggie e del suo amore per un prete di nome Ralph, ebbe successo.

Ho visto da ragazza la miniserie televisiva che fece scalpore soprattutto per le scene che a quei tempi erano considerate particolarmente audaci, erano gli anni ’80.

Scene di amore/sesso tra un prete e una ragazza, amore, profondo e viscerale e impossibile da contrastare, tra un uomo e una donna.

Ma in realtà in quella serie si parlava solo di questo, dell’amore proibito fra i due e non di tutto il resto del romanzo.

E rileggerlo, a distanza di tanti anni e con una certa maturità è stato ancor più importante e toccante, perchè “Uccelli di rovo”, non è solo la storia dell’amore e della passione tra un uomo e una donna.

È molto altro, anzi direi che quella storia è solo una tra le tante storie, che si intrecciano nel romanzo.

Il libro ebbe molto successo, i sentimenti dei sacerdoti rappresentano un argomento delicato e taciuto nella Chiesa Cattolica, che si appella al principio della sacralità del celibato ecclesiastico.

Ma anche i preti si innamorano, come accade a tutti gli altri uomini, e hanno donne che li amano in silenzio, spesso soffrendo per l’impossibilita di vivere la relazione alla luce del sole.

Da tanto tempo ho capito che l’Amore, quello vero, fa paura. Perché è grande. Perché è come un puledro selvaggio che non vuole recinti. Perché l’amore è verità e non menzogna. Perché l’amore è coraggio e totalità e non ammette dubbio. Perché il vero Amore è anche sfida e perciò richiede molta audacia.
E poi, l’Amore, il vero amore, è un ospite. Arriva a piedi nudi, in silenzio, di sorpresa. Ecco, l’amore semplicemente accade. E ti lascia stupito, meravigliato.Ti entra dentro senza far rumore e ti possiede.Ti fa perdere ma poi ti fa ritrovare. Ti innalza e poi ti fa cadere. Ti fa toccare la vetta e poi l’abisso. E’ doloroso, sì, ma non si può evitare. Perché se l’Amore arriva lo fa per trasformarti. Ti vuole nudo.Ti toglie i vestiti e poi la pelle.Te la toglie per dartene una nuova. Ti apre una ferita per poi curarla. Ti fa morire e rinascere. Ti obbliga a saltare. Se ti abbandoni a lui, sei salvo. Se ti lasci sedurre, hai vinto. Se ti butti nelle sue braccia con fiducia, ritrovi casa.
E poi l’Amore, quello vero, credo che non appartenga a questo mondo. L’amore è il due che si fa uno. È Cielo e Terra collegati insieme. È alfa e omega, un cerchio senza fine. Perché amare non è peccato. Mai.“…

Sono storie che si sviluppano attorno alle esigenze del prete, alle quali la donna riesce a opporsi molto di rado, pretendendo solo qualche giorno in estate da trascorrere insieme in luoghi dove nessuno dei due sia conosciuto, e un po’ di tempo durante la settimana.

Anche il solo accenno alla possibilità che al prete, come a tutti gli uomini, possa accadere di innamorarsi e di desiderare di avere accanto una persona con cui condividere la quotidianità, provoca reazioni e accuse.

Come se il celibato fosse un’imposizione celeste e non una norma dettata da uomini per altri uomini.

Ancora più spinoso è provare a parlare di quelle donne che vivono la loro vita a fianco dei sacerdoti, di nascosto, accettando relazioni ambigue e mai del tutto soddisfacenti.

Quando inizia il legame, si instaura tra il sacerdote e la donna un reciproco patto di silenzio.

Per portare avanti la storia si promette e si pretende un’assoluta riservatezza.

Spesso i superiori del sacerdote ne sono a conoscenza, ma tacciono purché tutti gli altri facciano altrettanto.

Da qualche tempo, pero, grazie anche a Internet, alcuni veli si stanno sollevando e molte donne hanno trovato il coraggio di raccontare il loro disagio e la loro sofferenza.

Il dibattito sul tema della sessualità nel clero è aperto da secoli.

E’ tornato d’attualità dopo le parole di Papa Francesco, che rispondendo a una domanda posta in aereo durante uno dei suoi viaggi, ha detto: “Il celibato non è un dogma di fede, è una regola di vita, che io apprezzo tanto e credo sia un dono per la Chiesa. Non essendo un dogma di fede, c’è sempre una porta aperta”.

Questa “apertura” ha scatenato i commentatori di tutto il mondo, ed ha innescato anche un dibattito tra la gente.

Tutto ciò crea un’enorme confusione, che sfocia poi nella domanda finale, sul perchè i preti non possano sposarsi, visto che nei Sacri Testi non si fa accenno esplicito a questo particolare.

Volendo risalire alle origini, San Pietro era sposato, San Giovanni celibe, come San Paolo.

Coniugati erano i padri della Chiesa, San Gregorio, vescovo di Nissa, e San Paolino, vescovo di Nola.

Sant’Agostino aveva addirittura una moglie, considerata dalla legge del tempo concubina perché era di classe sociale inferiore.

Anche nella Chiesa Cattolica alcuni riti prevedono la figura del sacerdote sposato.

Per esempio, le chiese di rito orientale riconoscono l’autorità del Papa e al contempo ammettono il matrimonio per i sacerdoti.

La Chiesa anglicana ammette i sacerdoti sposati a pieno titolo nella Chiesa.

Ed è così per i preti cattolici di rito bizantino, della Chiesa greco-cattolica, di rito macedone, di rito caldeo e di rito armeno.

Cosa succederà in seno alla Chiesa Cattolica?

Cadrà l’obbligo del celibato?

Angela Amendola

2 COMMENTS

  1. Non credo che le cose cambieranno all’interno della Chiesa Cattolica. Ormai sono troppo vecchia x farmene un cruccio…Quando ero giovane mi capitò di essere molto vicina ad un sacerdote ma ero troppo giovane e non seppi aspettare che prendesse una decisione. Lui poi ha sposato una mia coetanea e io ho divorziato da colui che avevo sposato. L’ultima volta che vidi l’ex prete mi chiese una parola di conforto perché stava x morire ma io gliela rifiutai..non l’ho più visto?

  2. Buon pomeriggio Marina. Concordo su ciò che dici, nulla cambierà. I preti continueranno ad Innamorarsi e le donne ad accettare di vivere nell’ombra in nome dell’amore. La tua esperienza denota come gli uomini non riescono a fare scelte come noi. Noi siamo più pronte. L’uomo che amavi ha impiegato troppo e ti ha perso.

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