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Suor Deodora, dopo svariate ricerche ed informazioni, è riuscita a venire in possesso del fascicolo di Ilaria che, oltre ai dati anagrafici della ragazza, conteneva la lettera della madre naturale che dava la motivazione per cui aveva abbandonato la figlia, e chiedeva che fosse chiamata con l’omonimo suo nome, “Ilaria”.
La Madre Badessa, essendo in età molto avanzata, prima di morire aveva lasciato alcune righe in cui spiegava che, tramite svariate ricerche, era risalita, negli anni, alla madre naturale di Ilaria, la quale, nel frattempo, si era sposata ed era andata a vivere a Gallarate.
Purtroppo non era riuscita a mettersi in contatto con lei, perchè inaspettatamente è venuta a mancare, e da allora, nessuno era mai venuto a conoscenza di nulla.
Che mistero è mai la vita!
Quindi Ilaria non farneticava, nel sogno…qualcosa di reale c’era!!!
Ecco perchè la nostra giovane protagonista, oggi si trova a Gallarate.
Purtoppo non è stata fortunata; le vicissitudini che si sono susseguite, dallo stupro, alla perdita di memoria, oggi la rendono inerme e inconsapevole di chi sia realmente…questo, purtroppo, complica le cose.
Intanto i genitori adottivi continuano le ricerche.
Nessun indizio da seguire. Le indagini fatte dalla polizia, fino ad oggi, non hanno dato alcun esito.
Sembra che la ragazza abbia fatto perdere le sue tracce.
Ma chi potrebbe immaginare dove si trovi Ilaria, al momento?
Rubinia è disperata, continua a pregare, ma in alcuni momenti è in bilico di perdere la fede.
Il padre, al contrario di lei, spera che non venga ritrovata o addirittura che sia morta.
Sarebbe un bel guaio, per lui!
Tutto verrebbe a galla e, a parte lo scandalo, rischierebbe la prigione.
Per questo sta indagando di nascosto per ritrovarla, e farla fuori.
Non avrebbe scampo, se la verità venisse a galla…
Che obbrobrio!
I giorni passano e Ilaria poco per volta si va riprendendo.
Adesso riesce a muoversi, alzarsi dal letto e passeggiare per la stanza.
Ha ancora qualche ematoma, ma importante adesso è… che sia fuori pericolo…
C O N T I N U A…
Grazia Bologna
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