ALLA MANIERA DI UN GIRASOLE
Ho appreso, crescendo,
che una corrispondenza
non sostituisce il tuo sguardo,
che il tratto di questa penna
non fa le veci del suono
della mia voce,
che mi mancano i tuoi abbracci
come l’odore della casa
di mia nonna.
Ho ripercorso corridoi inimmaginabili,
incorrendo in piacevoli sorprese
che erano rimaste celate
presso vani inesplorati.
Ho conosciuto la vita e
mi sono intrattenuta
in sua compagnia,
abbiamo lungamente
chiacchierato e sorriso,
ed io non ho potuto
fare a meno di domandare
spiegazioni in merito
alle ingiustizie, al danno e alla beffa.
Attendo risposte
dal mio risentimento,
un logorio che non mi concede tregua,
un mormorio acerrimo ed insidioso
che si fa strada
per sinapsi ed elaborazioni notturne.
Ho scelto di vivere
alla maniera di un girasole,
poichè mi volgo solamente
verso ciò che mi prospetta luce,
non spreco più il mio tempo
cercando di capire
cosa potrei trovare
al di là della penombra,
forse perché so già
di cosa mi pentirei.
Incontrerei il mio rammarico
a ridosso della negligenza,
quella che mi impedisce
di sfregare questo fiammifero
per darlo alle fiamme,
quella che non mi fa credere
che questa candela
possa finalmente illuminare
le mie incertezze e tutte
le ripercussioni amare
che esonderanno…
Se non accorrerai presto in mio aiuto…
Maria Cristina Adragna
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