“365 giorni donna” contro la violenza

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“365 giorni donna” contro la violenza di genere

365 giorni donna” è il progetto principale attraverso cui opera Famiglia Futura, un’associazione  di volontariato – con sede a Ceccano, in provincia di Frosinone –  che si occupa di azioni di sostegno e assistenza alla famiglia. Tra gli obiettivi che Famiglia futura si prefigge troviamo la lotta verso ogni forma di sfruttamento e di disparità tra i sessi e il rafforzamento del ruolo delle donne e delle persone deboli e svantaggiate, soprattutto alla luce dei tanti casi di violenza a cui la cronaca giornalmente ci ha “abituato”.

A partire dal 2014, Famiglia Futura organizza il Convegno “365 giorni donna” nell’ambito delle manifestazioni contro la violenza sulle donne con il coinvolgimento di docenti e studenti degli Istituti superiori del nostro territorio.

Proprio dalla partecipazione entusiasta dei ragazzi è nato l’impulso a trasformare l’evento in un progetto annuale, con varie iniziative – che pongono al centro sempre la figura femminile – tra cui “8 Marzo non solo mimose” con la premiazione degli studenti che hanno realizzato lavori sulla violenza di genere.

Quest’anno in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne non è stato possibile organizzare il consueto appuntamento “in presenza” ma le volontarie, insieme al  Presidente dell’associazione Avv. Manuela Maliziola, non si sono perse d’animo e hanno pensato di creare una staffetta telematica per dire NO alla violenza. Si sono susseguiti così sulla pagina dell’associazione i contributi nati nei diversi ambiti artistici: pittura, poesia, recitazione ecc.

Anch’io ho voluto partecipare a questa lodevole iniziativa con un breve testo e con un video che tenta di dare voce alle donne vittime di violenze sia fisiche che psicologiche all’interno delle mura domestiche.

ERA SOLO VIOLENZA

Non era la prima volta. In realtà era successo tante, troppe volte. Cominciava sempre con una domanda invadente e poi finiva con l’inferno dentro quelle quattro mura che invece di proteggerti ti guardavano fisse come testimoni senza parola. 

La sua voce che sputa minacce e insulti, un pugno che si agita in aria brandendo un bastone di legno, le mani sulla testa come inutile scudo e poi il nero assoluto in cui resta a farti compagnia solo il dolore. 

Ti dici che quella sarà l’ultima corsa in ospedale, che lo denuncerai e lo lascerai per sempre… e invece ogni volta torni sui tuoi passi perché pensi di essere tu quella sbagliata. Trovi rifugio da tua madre e dopo qualche giorno, giusto il tempo concesso alle ferite per rimarginarsi e alla memoria per scolorirsi, ecco che arriva la sua telefonata… ora ti parla con dolcezza, ti regala preghiere e promesse…sì, forse è veramente pentito. Vuoi tornare da lui…è come una droga da cui sei dipendente anche se ti fa star male. Ti aggrappi all’idea che qualcosa possa cambiare restituendoti l’uomo dei primi mesi insieme. Ti illudi che la sua parte buona possa vincere sull’orco che gli abita dentro.

E invece no… la storia si ripete e diventa la tua prigione.

Quando tocchi il fondo finalmente capisci che devi chiedere aiuto.

Allora ti rendi conto che non era amore. Che non aveva nulla a che fare con l’amore.

Capisci che quella a cui non riuscivi a dare un nome ERA solo VIOLENZA.

Simona Riccardi

Il video su YouTube ⬇️⬇️⬇️

https://youtu.be/EY6_CZWO1r8

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Simona Riccardi
Mi chiamo Simona Riccardi e sono un'appassionata di spiritualità e di crescita personale. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione e poi quella in Scienze Pedagogiche ho scelto di diventare insegnante di scuola secondaria superiore. Ho iniziato a scrivere poesie e diari fin da piccola per dar voce a quel mondo interiore che si agitava in me e di cui cominciavo già a prendere coscienza. Dopo un lungo periodo di intima trasformazione, ho recuperato l’amore per la scrittura e ho cercato di esprimere emozioni personali e universali in una silloge poetica dal titolo “Il Mondo nell’Anima”. La raccolta, pubblicata nel giugno 2018, ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti tra cui il Premio Nazionale di Letteratura italiana contemporanea.

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