Una proposta indecente

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Il termine indecente muove il pensiero verso qualcosa di poco decoroso, eccessivo, anche spudorato e richiama alla memoria la storia vista sul grande schermo negli anni ’90.

Mi riferisco, naturalmente, al film “Proposta Indecente“, i cui attori protagonisti sono Robert Redford e Demi Moore.

Ma le proposte indecenti, inaspettate e trasgressive non sono solo cinematografiche, come accade nella famosa pellicola citata poc’anzi.

Oggi si possono ricevere una grande varietà di proposte che includono scambi di coppia, rapporti a tre, bondage e giochi erotici estremi…

Non è solo mutata la qualità della richiesta, piuttosto, invece, sembra che l’approccio abbia trovato un ottimo ed efficace canale preferenziale.

Da qualche anno le chat dei vari social sono diventate il luogo preferito, forse perché più facile, per tentare di “adescare”.

Si adopera questo brutto termine per parlare di un corteggiamento decisamente atipico.

Il tutto può risolversi in isolate e improduttive scorribande, ma il più delle volte il corteggiamento spudorato non ha attimi di tregua risultando alquanto invadente, decisamente poco elegante, fino a sconfinare nel penalmente rilevante quando il corteggiatore si trasforma in un molestatore assillante.

Sarebbe interessante capire cosa possa spingere a presentarsi in modo così poco ortodosso dinnanzi agli occhi di una persona sconosciuta .

Cosa potrà accendere un impeto impulsivo e compulsivo per muovere un attacco serrato?

Mi sembra del tutto superfluo precisare che le vittime designate sono sempre le donne.

Da un recente sondaggio pare che gli uomini si lascino governare primariamente dall’attrazione sessuale e che cerchino difficilmente l’amore perché è un sentimento che richiede cura, dedizione, attenzione costante.

È molto più facile cadere nella perversa rete dei maldestri istinti.

Viene da pensare con notevole rammarico che forse non ci sono più gli uomini di una volta.

Ma non è giusto neppure fare di tutta l’erba un fascio.

Indubbiamente, oramai, rimane il rimpianto di quel tempo lontano in cui l’approccio maschile nei confronti di una donna avveniva con galanteria e finalità diversa da quelle odierne.

Sarà che a noi donne piace ancora chiamarlo corteggiamento e non approccio.

Piera Messinese

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Piera Messinese
Sono nata il 13 Novembre del 1966 a Lamezia Terme, in Calabria, ove risiedo. Sono sposata ed ho una figlia. Se dovessi scegliere un attributo che possa caratterizzarmi, questo sarebbe “eclettica”. Sono “governata da uno spirito fortemente versatile” che mi dà energia, per cui mi sento letteralmente assetata di nuovi stimoli. Sono innamorata della scrittura da sempre e la mia formazione classica ha contribuito a mantenere vivo in me tale sentimento. Grazie alla passione per i classici latini e greci in primis ed in seguito agli studi universitari in Medicina e Chirurgia, ho potuto rendere creativa la mia elasticità mentale. Ma “illo tempore fu il Sommo” a rubarmi il cuore e così “Galeotta fu la Divina". Amo, quindi, leggere e scrivere e ritengo che ciò sia fondamentale per la crescita di ogni individuo. Flaubert diceva: _”Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi o, come fanno gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.”… Sono Socia Fondatrice di “Accademia Edizioni ed Eventi”, Associazione culturale con sede a Roma che si occupa di cultura e di promuovere il talento. Scrivo su SCREPmagazine, rivista dell'Associazione, su cui curo varie rubriche.

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