Una chiacchierata con Cristian

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OSPITE OGGI ALLA RUBRICA DI BRAND JOURNALISM…

Cristian Raggi titolare della “Raggi Lampadari Creations” il “primo stilista della luce”.

Poco più che trentenne, è adesso lui a guidare l’azienda di una famiglia che da sempre si occupa di moda, design, ma anche di temi di rilevanza sociale.

Anche per questo, su indicazione di Maristella Gelmini, Cristian ha avuto l’incarico e quindi si adopera per FI nel rappresentare le esigenze di giovani imprenditori, artigiani e commercianti in seno alle Istituzioni locali.

Superfluo elencare i tanti successi di questo giovane e della sua Azienda, peraltro tutti illustrati nel sito internet che vi invitiamo a visionare cliccando qui.

Noi abbiamo preferito fare una chiacchierata con Cristian con la sola aspirazione di far emergere il suo lato interiore specie in questi tempi di pandemia.

Cristian bentrovato. Pare quasi che nel Suo cognome fosse già scritto un destino: Raggi… mi parla della Sua famiglia?

Sì in effetti avevo una “predisposizione“ per questo settore. In realtà la mia famiglia ha una forte tradizione nel commercio e nella trasformazione dei prodotti. Questo aspetto porta spesso alla ricerca del “bello”, di qualcosa che possa incontrare il gusto delle persone. L’illuminazione è un settore che appaga anche da questo punto di vista. Si mescola arte, materiali di qualità e innovazione e ci lavoriamo ormai da oltre cinquant’anni.

Lei “ha dovuto raccogliere un testimone” o volentieri dedica la Sua vita alla bellezza, alla creatività ed anche a fare sviluppo e perchè lo fa … sinceramente però…

Entrambe le cose, una fortunata coincidenza. Diciamo che ho dovuto lasciare gli studi molto presto per supportare l’azienda di famiglia. Questa è stata l’unica forzatura, dopodiché questo settore riesce ad essere appagante e si presta alla mia personalità, per me ha sempre rappresentato una grande opportunità.

Bellezza, impresa ma non solo anche impegno politico e sociale. Come racconterebbe al bar la sua “vision” per il nostro Paese, per la Società Italiana diventata “così particolare”…

Difendere le mie ragioni mi è sempre costato caro, ma non vi rinuncerei mai. Ho sostenuto la necessità di un’etica verso i più deboli, anche verso gli animali e, parlando di economia, nel nostro Paese si scontrano identità liberali e altre più stataliste. La criminalizzazione della piccola impresa è sempre stata un fenomeno contro cui mi sono espresso con decisione.

Ci parla della Sua Azienda, com’è e come vorrebbe fosse. Ci racconta una Sua giornata tipo?

La mia azienda si struttura in un laboratorio show room di circa mille metri, è la punta dell’iceberg di una lunga filiera di aziende collaboratrici. In questo momento si vive di tradizione e si investe sui nuovi scenari. È un’esplosione costante di idee, con la consapevolezza che non bisogna trascurare i canali già avviati. La mia giornata tipo è una supervisione di questi aspetti. Tra officina, pubbliche relazioni, promozione, show room e sociale. Mi occupo di troppe cose. Ci sto lavorando.

Quale il prodotto oppure l’evento o l’iniziativa che Le ha dato maggior soddisfazione, anche non necessariamente economica.

Quanti ricordi… potrei dirle quanto è bella una pausa pranzo in show room quando si aggiungono gli amici o gli eventi con Valeria Marini: io giocavo a pallone in un cortile di provincia quando lei era già una diva affermata. Ora siamo amici e lei mi porta spesso al centro dell’attenzione. Poi le semplici passeggiate estive in collina o quando incontrai Berlusconi per la prima volta.

Baci Stellari: inevitabile chiedere come è venuta fuori questa idea e (debbo farlo su mandato specifico della parte maschile della Redazione) com’è Valeria Marini dal vivo, come donna, come persona, come collaboratrice in questa avventura “stellare”…

Avevo organizzato una serata per promuovere l’impresa bresciana. La sua presenza fu assolutamente un caso fortuito. Credo ci sia stato subito feeling. Realizzai, in pochi giorni, la plafoniera Hollywood come regalo, lei apprezzo molto e da lì parlammo di collaborazione. Credo che con lei abbiamo davvero realizzato cose stupende: pochi mesi fa è arrivata, sul lago d’Iseo all’Araba Fenice, su una barca d’epoca, di sera, con modelle e sfere di cristallo. Mille flash, panorama incredibile e la sua figura così esuberante, un’emozione unica. Con lei diventa facile creare queste meraviglie. È anche molto bella, dal vivo anche meglio.

Il momento più brutto che ha passato?

Il terrore di perdere qualcuno di caro. Incredibile come ci si possa sentire male per non avere vissuto tutto il tempo con una persona. Il senso di colpa. Tutto si risolse, ma la mia cognizione del tempo e delle priorità è completamente cambiata.

Quali sono i suoi Hobby? Musica, sport… ama leggere e magari scrivere… la domanda è interessata perchè ScrepMagazine ama promuovere il talento,,, siamo anche Casa Editrice, organizziamo eventi musicali… canterebbe per esempio ad una nostra serata? In sostanza Lei come passa il Suo tempo libero…ammesso che ne abbia a sufficienza…

Ho iniziato a scrivere. Non ne ho le competenze probabilmente, ma io amo tutto quello che è espressione. Poi amo la musica, a volte dipingo e, quando invece sono più “scarico“, videogame… Certo che canterei, il problema semmai è di chi mi dovrebbe ascoltare ! Una volta mi divertivo molto a cantare, anche bravino dicevano ….

L’Europa sta cadendo a pezzi. Il CoronaVirus del resto si attacca a tanti ma uccide prevalentemente quei “corpi che hanno problemi”. Lei come la vede? Uscirebbe via da questa Europa oppure…

L’austerità europea e la cultura dello spreco di certa politica italiana sono due estremi dai quali non ci libereremo probabilmente e, insieme, rappresentano un cocktail che può veramente rendere aride le terre del Bel Paese. Peccato perché abbiamo una cultura dell’impresa e un’eccellenza in tanti settori invidiate da tutto il mondo. L’Europa è un grande sogno, ma una modesta realtà. Speriamo in uomini e donne che sappiano essere protagonisti più virtuosi e lungimiranti.

Che progetti ha in serbo per i prossimi anni per Lei, per la Sua Azienda per i Suoi affetti. Svela ai nostri lettori “il suo grande sogno nel cassetto”?

Vorrei che il nostro marchio fosse riconosciuto a livello internazionale. Azienda snella, stile mediterraneo, ricerca della bellezza. A quel punto potrei dedicarmi esclusivamente alla ricerca, alla scrittura (sto scrivendo delle riflessioni sulle sensazioni trasmesse dalla vita, dalla storia e dall’area mediterranea). Per quanto riguarda il privato, vorrei finalmente condividere con la mia famiglia una bella casa affacciata sul lago o sul mare. È un’immagine evocativa da cui traggo anche un po’ di pace in questo presente così surreale …

Bene. Un grazie di cuore a Cristian Raggi.

La mia impressione? Un ragazzo pulito, un lavoratore entusiasta, una persona di cui ci si può fidare,… un uomo di cui questa nostra Italia ha bisogno per affermare il suo essere “semplicente grande”.

A presto Cristian e… prepara un paio di canzoni da cantare che magari a pandemia sconfitta, organizziamo un bel tour “MUSICALLUMINOSO“… per tornare a cantare tutti insieme inondati da RAGGI della luce più sfolgorante possibile!

Pino De Nicola

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