Un amore trasparente

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Ricordo ancora con nitidezza perché, nonostante i ripetuti tentativi per seppellire ogni cosa, quotidianamente affiora ogni cosa in tutta la sua pesantezza.

Con un gesto lento e impacciato, col capo chino, si accostò a me, e con un filo di voce la chiamò pausa di riflessione. In un attimo, prima che io potessi fare i conti con la ragione, la sentii fermarsi nel mio stomaco, come un pugno che mi tolse il respiro.

Scivolò in ogni parte del mio corpo. Era una presenza estranea, invadente, minacciosa, con la quale , timorosa, pensai che mi sarei dovuta confrontare.

L’avevo sentita menzionare tante volte, ma non aveva mai catturato la mia attenzione, forse perché credevo che non avrei mai fatto la sua conoscenza.

Invece, quel giorno, mi ritrovai anch’io a fare i conti con questa misteriosa presenza che mi piombò addosso come un fulmine a ciel sereno.

Fui subito pienamente consapevole di non poter fare nulla per cambiare le cose, perché da una parte c’era il mio cuore che, suo malgrado, subiva, suo malgrado, pur continuando a credere nel suo amore, dall’altra c’era il suo cuore che si era messo in discussione.

Io non avrei mai voluto quella pausa, infatti lo urlai con tutta la forza del mio sentimento. Perchè per colpa della indecisione del suo cuore, il mio doveva rimanere confinato ad una triste solitudine sentimentale?

Iniziai a interrogarmi su come lui avrebbe gestito il tutto.

Mi chiedevo se per il suo cuore fosse una sorta di intermittenza sentimentale, oppure se avesse chiuso definitivamente i battenti, prendendo per sempre le distanze dal mio sentire.

Quale sarebbe potuto essere il modo meno doloroso per attraversare insieme quel silenzio senza correre il rischio di lasciarci assorbire dalla minaccia di un epilogo negativo, di compromettere la stabilità di fondo?

Come avrebbe fatto ad andare avanti la relazione così duramente messa alla prova?

Chissà quanti e quali risvolti si sarebbero potuti accendere all’orizzonte.

Non potevo accettare l’idea di non poter più contare sul nostro amore, che avrei sentito la mancanza della quotidianità del sentimento condiviso.
Avevo comunque deciso di rimanere con la mia vita ad un passo dalla sua.

Lui non mi guardava più, mi mancava già la bellezza del tuo sguardo, ma dovevo cercare di sopravvivere a quel suo amore trasparente.

Piera Messinese

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Piera Messinese
Sono nata il 13 Novembre del 1966 a Lamezia Terme, in Calabria, ove risiedo. Sono sposata ed ho una figlia. Se dovessi scegliere un attributo che possa caratterizzarmi, questo sarebbe “eclettica”. Sono “governata da uno spirito fortemente versatile” che mi dà energia, per cui mi sento letteralmente assetata di nuovi stimoli. Sono innamorata della scrittura da sempre e la mia formazione classica ha contribuito a mantenere vivo in me tale sentimento. Grazie alla passione per i classici latini e greci in primis ed in seguito agli studi universitari in Medicina e Chirurgia, ho potuto rendere creativa la mia elasticità mentale. Ma “illo tempore fu il Sommo” a rubarmi il cuore e così “Galeotta fu la Divina". Amo, quindi, leggere e scrivere e ritengo che ciò sia fondamentale per la crescita di ogni individuo. Flaubert diceva: _”Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi o, come fanno gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.”… Sono Socia Fondatrice di “Accademia Edizioni ed Eventi”, Associazione culturale con sede a Roma che si occupa di cultura e di promuovere il talento. Scrivo su SCREPmagazine, rivista dell'Associazione, su cui curo varie rubriche.

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