TI ASCOLTO
E così mi rassicuri
sui declivi delle manìe,
sul perimetro fatiscente
delle mie divagazioni,
dove grandine e fobie
si condensano
e offuscano il senno,
alitandomi sull’intelletto,
contaminando tutti i pensieri.
Solo il tuo amore
mi riaccompagna
sui binari della ragione,
mostrandomi il fine ultimo
della testarda perseveranza,
perché se fossi
un discreto viandante,
soltanto un passante
senza una meta,
avresti già dimenticato
di fare ritorno
tra le mie braccia.
Ed io non potrei
rinunciare al tuo cuore,
sebbene il distacco
mi privi dell’aria,
se a volte somiglio
a una visionaria
in preda ai deliri
e alle fosche incertezze,
se ingoio il ricordo
di quelle carezze
che piano consumo
come provviste,
ma quando mi parli
non sono più triste,
asciugo il mio volto,
mi fido…
ti ascolto.
Maria Cristina Adragna
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