Gli esseri umani costituiscono soltanto lo 0,01% della vita sulla Terra, ma l’impatto che hanno avuto nel corso dei secoli sulla natura e sulla biodiversità è stato – e continuerà ad essere – enorme.
Una delle frontiere in sviluppo da qualche decennio (e quella che, forse, potrebbe più far pensare ad una vera e propria sfida nei confronti di Madre Natura) è l’ingegneria genetica, ossia la manipolazione del codice genetico di cellule animali e vegetali per ottenere esseri viventi “modificati” o completamente differenti da quelli di partenza…come pipistrelli e forse virus.
Già qualche anno fa un tale Dan Carlson (uno scienziato statunitense fondatore della startup di biotecnologie Recombinetics), ha sviluppato una tecnica che gli ha consentito di far nascere del bestiame senza corna, cosa che non accadeva naturalmente.
La tecnica è – almeno in teoria – molto semplice: da un embrione fecondato Carlson ha sequenziato il DNA ed individuato i segmenti che esprimevano il gene che portava alla nascita delle corna; da lì in poi è “bastato” tagliare questo segmento e sostituirlo con uno relativo ad una specie che non era caratterizzato dalla nascita delle corna.
Questo è un classico esempio di ingegneria genetica e, sebbene Carlson abbia contribuito ad eliminare una pratica molto dolorosa per gli animali (ossia la rimozione delle corna stesse alla nascita), la domanda che sorge è: stiamo davvero giocando con la natura?
Forse sì.
Evidenze che il coronavirus, prima di mietere migliaia di vittime in tutto il mondo, sia uscito da un laboratorio di Wuhan, pare siano in possesso della intelligence USA. Non solo.
Fra i tanti anche il Professor Luc Montagnier, Nobel per la Medicina 2008, afferma che Il coronavirus sarebbe un virus manipolato, uscito accidentalmente da un laboratorio cinese a Wuhan dove si studiavano cure per l’Aids.
Secondo Montagnier, gli elementi alterati di questo virus verranno comunque eliminati man mano che si diffonde poichè “La natura non accetta alcuna manipolazione molecolare e pertanto eliminerà questi cambiamenti innaturali e anche se non si fa nulla, le cose miglioreranno, ma purtroppo dopo molti morti“.
“Quindi” – ha aggiunto Montagnier – “la storia del mercato del pesce è una bella leggenda ma non è possibile che sia solo un virus trasmesso da un pipistrello, probabilmente è da questo che sono partiti, poi lo hanno modificato. Forse volevano fare un vaccino contro l’Aids utilizzando un coronavirus come vettore di antigeni. Un lavoro da apprendisti stregoni si può dire. Perché non bisogna dimenticare che siamo nel mondo della natura, ci sono degli equilibri da rispettare. La natura elimina la sequenza del genoma del coronavirus“.
Complottismo?
Il complottista è colui che nasconde la verità.
Personalmente credo però che in questo caso il Governo Cinese abbia imprudentemente nascosto per qualche tempo le cose. “Errare humanum est” ma non a costo di migliaia di morti!
La Cina è un grande Paese ed io sono certo sarà in grado di riconoscere un errore perché, ripeto, stiamo davvero giocando con la natura?
Antonio Donatello De Nicola