QUEL CHE SEI
Un albero ai confini
incandescenti dell’estate
che accetta di vegliar
sul mio riposo altalenante,
la spiga che per me
diventa pane quotidiano,
la luce delicata
di un crepuscolo invernale.
Geranio rigoglioso
sopra un ampio davanzale
che attinge alla salvezza
dissetandosi di me,
l’alcova dove lascio
senza remore
il mio cuore,
la spiaggia solitaria
che mi vede ritornare.
È questo quel che sei
e che sarai eternamente,
l’essenza più profonda
e veritiera dell’amore,
l’indulto che ho
concesso finalmente
alla mia vita,
uscendo di prigione…
scegliendo l’emozione.
Maria Cristina Adragna
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