Quando le canzoni insegnavano qualcosa

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Quella carezza della sera” è un brano del 1978 ed è sicuramente uno dei più grande successo dei New Trolls .

Nata inizialmente con il nome di Trolls nel 1966, questa storica band di rock progressivo l’anno dopo cambiò nome in New Trolls iniziando una bella storia della musica italiana con la formazione originale formata da Vittorio De Scalzi, Nico Di Palo, Giorgio D’Adamo, Mauro Chiarugi e Gianni Belleno.

Nel corso degli anni ci sono stati diverse cambiamenti con sostituzioni definitive e/o momentanee avvenute nel gruppo che ha subito anche scioglimenti, reunion e lunghe trattative sull’utilizzo del marchio “New Trolls”.

Nel 1976, infatti, entrò a far parte della band anche Ricky Belloni che appare tra gli autori insieme a D’Adamo, Belleno, Di Palo, De Scalzi ed al produttore Sergio Bardotti di “Quella carezza della sera” e dell’intero album che la contiene, “Aldebaran” che riportò il gruppo ad un grosso successo in termini di critica e di vendite sul mercato musicale.

Dal 1977 entrò nel gruppo anche Giorgio Usai.

La canzone che dà il titolo all’album – “Aldebaran” – e “Quella carezza della sera” vennero lanciate anche come singolo in un 45 giri che trainò in modo incredibile le vendite del disco quando le canzoni si ascoltavano sulle “musicassette” e sul “vinile” o “dalle radio libere“.

Sebbene la lista ufficiale degli autori sia quella sopraelencata, pare che siano stati D’Adamo e Belleno a scrivere “Qeulla carezza della sera” in una camera d’albergo per poi farla ascoltare, in un secondo momento, agli altri componenti del gruppo che ebbero un’impressione tutt’altro che positiva sulla stessa dubitando su di un possibile successo.

Seconda altre voci, invece, sembrerebbe che la canzone sia nata da un’ispirazione legata al brano “If you leave me now” dei Chicago.

Qualunque sia la verità sulla sua nascita, c’è da dire che questa canzone è stata per i New Trolls un vero inno.

Ancora oggi, infatti, rimane dopo tanti anni di successi il loro brano più noto e quello che più rappresenta la loro lunga carriera artistica.

Il testo parla della mancanza del padre che prova il protagonista ricordando, appunto, quella carezza della sera che rappresenta una infanzia serena e con un futuro tutto da scoprire.

 

Infatti, nel ritornello viene proposto il dubbio del protagonista che, cresciuto, non sa più se gli manca di più quella carezza della sera o quella voglia di avventura data da una età in cui tutto era ancora in discussione e che non poneva limiti alla propria fantasia.

In particolare la voglia di avventura nasceva dalla sfrenata fantasia che il padre riusciva a stimolare raccontando storie e fiabe  ai propri bimbi prima di dormire salutandoli poi con una carezza.

Del padre, citato dalla canzone, non è dato sapere se la sua mancanza è dovuta al decesso o ad altro.

In quegli anni, infatti, in Italia si iniziavano a vedere i primi casi di divorzio e, probabilmente, gli autori del brano hanno voluto rappresentare proprio questa situazione.

In ogni caso rimane un grande successo dei New Trolls e della storia di tutta la musica italiana in generale…quando una canzone insegnava qualcosa e non era solamente un “soliloquio parlato di corsa su un disco maltrattato da un dj tatuato“…provate a sentire qualche coro e qualche acuto dei New Trolls…DA BRIVIDO!!!

Ecco il testo:

Quando tornava mio padre sentivo le voci

dimenticavo i miei giochi e correvo li

mi nascondevo nell’ombra del grande giardino

e lo sfidavo a cercarmi: io sono qui.

Poi mi mettevano a letto finita la cena

lei mi spegneva la luce ed andava via

io rimanevo da solo ed avevo paura

ma non chiedevo a nessuno: rimani un po’.

Non so più il sapore che ha

quella speranza che sentivo nascere in me.

Non so più se mi manca di più

quella carezza della sera o quella voglia di avventura

voglia di andare via di là.

Quelle giornate d’autunno sembravano eterne

quando chiedevo a mia madre dov’eri tu

io non capivo cos’era quell’ombra negli occhi

e rimanevo a pensare: mi manchi tu.

Non so più il sapore che ha

quella speranza che sentivo nascere in me.

Non so più se mi manca di più

quella carezza della sera o quella voglia di avventura

voglia di andare via di là.

Al vostro ascolto propongo “Quella carezza della sera” ad anche “Aldebaran“…

https://www.youtube.com/watch?v=ZqQ0MFnt9jA

https://www.youtube.com/watch?v=leFI8AgW_ws

Ciao e alla prossima…

(ascoltate gli acuti dal minuto 1.35 di Aldebaran…)

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