Presentazione Green community del territorio rurale vibonese

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Si è svolta a Roma, presso la sede italiana della Commissione Europea,
la presentazione della Green Community del territorio rurale vibonese

Il 14 settembre scorso, presso la sede italiana della Commissione Europea, a Roma, in Via IV Novembre, in una apposita Conferenza Stampa, è stata illustrata la proposta progettuale Ecoparco del Vibonese, presentata dalla Rete di 29 Comuni del Vibonese che ha aderito all’Avviso Pubblico “Green Communities”, del Ministero per gli Affari Regionali e le Autonomie. Alla Conferenza hanno partecipato, in presenza e in collegamento streaming, i rappresentanti dei Comuni coinvolti e numerosi giornalisti, oltre al Prof. Claudio Corradini dell’Università di Parma.

Hanno preso la parola Fabio Signoretta, il Sindaco di Ionadi, Comune Capofila della Rete di Enti Locali che ha candidato il progetto, Salvatore Solano, Presidente della Provincia di Vibo Valentia, Raffaele Greco, Presidente del Cogal Monte Poro – Serre Vibonesi, Luisa Caronte e Pantaleone Mercurio, Project Manager dello stesso Cogal. Sono intervenuti, inoltre, a margine della presentazione del progetto, Salvatore Fortunato Giordano, Sindaco di Mileto e Michele Mesiano, Sindaco di Francica.

In particolare, Fabio Signoretta, ha voluto dapprima ringraziare tutti i rappresentati dei Comuni costituenti la Rete, il Cogal Monte Poro, per l’importante lavoro svolto, relativamente all’elaborazione del progetto e di supporto e assistenza al partenariato, la Provincia di Vibo Valentia, in particolare il Presidente e l’Ufficio del PNRR che, assieme allo stesso Comune di Ionadi, si sono occupati dell’animazione territoriale e della concertazione, in ordine all’ideazione progettuale. Il Sindaco di Ionadi, terminati i ringraziamenti, ha sottolineato che, con questo progetto, si volta definitivamente pagina, nella metodologia progettuale dei singoli Comuni, che a partire dal Piano di sviluppo delle risorse locali del territorio vibonese, si ragionerà sempre più in termini di Comunità territoriale, individuando e realizzando solamente gli interventi che sono effettivamente necessari per favorire lo sviluppo sostenibile e la crescita del territorio.

Sulla stessa lunghezza d’onda, il Presidente della Provincia, Salvatore Solano, che ha voluto sottolineare la straordinaria compattezza dei Comuni e la loro capacità di fare rete a dispetto di un passato, anche recente, dove “ogni Sindaco andava per i fatti propri”. Anch’egli, quindi, ha voluto rimarcare l’importanza della Community vibonese, come motore dello sviluppo e del progresso del territorio vibonese.

Dopo i saluti istituzionali, è intervenuto Raffaele Greco, il presidente del Cogal Monte Poro, che ha, innanzitutto, voluto ringraziare:
– i 29 Consigli Comunali che hanno condiviso e approvato la proposta progettuale per la realizzazione del Piano di Sviluppo Green Communities;
– Il Sindaco di Ionadi, Fabio Signoretta, il Presidente, Salvatore Solano, e la struttura dell’amministrazione della provincia di Vibo Valentia (in particolare l’Arch. Antonio Maida dell’Ufficio del PNRR), per lo straordinario lavoro di animazione sul territorio, ma anche per le capacità organizzative e di coordinamento messe in campo;
– l’assessore calabrese allo sviluppo Economico, dott. Rosario Varì, che ha fatto proprio il progetto e lo ha sostenuto con una lettera di endorsment;
– il gruppo di tecnici messo in campo dal Cogal (la dott.ssa Caronte e il dott. Mercurio, l’Arch. Barone, il dott. Pagliaro, il dott. Mancuso) che sono riusciti a mantenere dedizione, entusiasmo e passione, anche nei difficili giorni di agosto;
– il Prof. Corradini e tutto il CIPACK dell’Università di Parma, per l’importante contributo, sullo specifico tema del packaging edibile e, più in generale sul tema dell’economia circolare;
– la Commissione Europea, per l’importante opportunità.

Greco, quindi, dopo aver sommariamente elencato, le principali emergenze dello straordinario patrimonio (di beni naturali, culturali, di risorse agroalimentari ed enogastronomiche) di cui è dotato il piccolo territorio della Provincia di Vibo Valentia, ha sottolineato la volontà dei Sindaci e degli amministratori del territorio, di voltare pagina, rispetto il passato. Con ciò, affermando che l’avviso pubblico, relativo alle Green Communities, sin dalle prime comuni riflessioni, è stato visto come una straordinaria occasione per lavorare all’elaborazione di un organico Piano di sviluppo sostenibile delle pregiate risorse locali della comunità vibonese. Greco ha spiegato, poi, che la strategia generale del progetto (presentato al Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie) non è finalizzata alla mera compensazione dei punti di debolezza e delle criticità, che emergono dall’analisi del contesto del territorio vibonese, ma che, viceversa, si intendono affrontare e soddisfare molti dei fabbisogni individuati, facendo leva sui numerosi punti di forza del territorio, ovvero integrando e “mettendo a sistema” le straordinarie risorse che caratterizzano il territorio vibonese. Ciò, per cogliere le grandi potenzialità di un territorio eccezionalmente “vocato” per sostenere varie forme di turismo: dal turismo della memoria al turismo religioso, dal turismo del paesaggio culturale al turismo “verde”, dall’ecoturismo al cicloturismo, dal turismo rurale all’agriturismo. Nello specifico, ha proseguito il dott. Greco, il progetto dell’Ecoparco del Vibonese mira a stimolare nuove forme di attività economiche e di servizi, anche a carattere creativo e innovativo, realizzando, nel contempo, una comunicazione integrata del valore del patrimonio naturale, ambientale, culturale, materiale e immateriale, a valenza rurale, presso le popolazioni locali, in grado di favorire una diffusa cultura dell’accoglienza.

Concluso l’intervento del presidente, sono quindi intervenuti i Project Manager del Cogal, Luisa Caronte e Leo Mercurio, per illustrare i contenuti del progetto. I due esperti, hanno innanzitutto rimarcato che la strategia di lungo periodo, che sottende il programma di attività, si basa sulla formulazione di un’idea forza legata alla volontà, di rafforzare l’attività socio economica Green nel territorio vibonese, attraverso la creazione di un Ecoparco, privilegiando e promuovendo la produzione di energia e di risorse, tramite la filiera corta e a km 0. Inoltre, seguendo l’impostazione metodologica “multilivello”, suggerita dall’Avviso pubblico, il progetto prevede una serie di concreti ed innovativi interventi, sui temi del turismo sostenibile, della corretta gestione delle risorse idriche, dell’integrazione dei servizi di mobilità, della produzione di energia da fonti rinnovabili, dello sviluppo sostenibile delle attività produttive (zero waste production) e dello sviluppo di un modello di azienda agricola sostenibile.

I due tecnici hanno voluto precisare che gli obiettivi specifici, che si vogliono conseguire in relazione agli investimenti previsti dal progetto (circa 4 milioni di euro), sono quelli di:
 strutturare, organizzare, qualificare un sistema Green a km0 nell’area di riferimento, in termini di nuove opportunità per la vendita del prodotto e di differenziazione delle attività attraverso l’integrazione con l’offerta al turismo lento, ambientale, culturale, in ambito rurale;
 rafforzare il sistema della produzione di energia rinnovabile e dei servizi nell’area, in termini di impianti, punti di produzione, mobilità green, tutela manufatti, spazi;
 valorizzare l’ambiente storico culturale e ambientale del territorio e gli insediamenti antichi, comprese le attività e gli eventi tradizionali della cultura del riciclo;
 sviluppare buone pratiche di sviluppo integrato delle risorse del territorio, delle attività della produzione “consumo risorse zero”, mettendo in relazione l’area territoriale con altre realtà europee e avviando forme di scambio di esperienze in maniera organica.
I tecnici, quindi, hanno spiegato le azioni previste per il raggiungimento dei suddetti obiettivi, che sinteticamente prevedono: il piano di comunicazione e promozione delle attività dell’ecoparco, la realizzazione di 11 itinerari, ambientali, culturali, enogastronomici, la creazione di una startup nel riciclo di scarti agricoli, per la produzione di packaging edibile, il Piano di gestione delle risorse idriche, tramite l’ausilio di nuove tecnologie, il Piano della Mobilità Sostenibile, la realizzazione di 5 piccole Centrali per la produzione di energia ecosostenibile, il Piano di gestione energetica per la riduzione di consumo di fonti alimentate da carbon fossili.
Luisa Caronte e Leo mercurio, infine, hanno precisato il cronoprogramma delle attività, che prevede:
 l’avvio delle attività progettuali, entro il 15 ottobre 2022;
 la realizzazione dei progetti esecutivi, tra il primo gennaio 2023 e il 30 maggio 2024;
 i collaudi e la messa a sistema dei progetti, dal primo giugno al 15 ottobre 2024.

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Maria Luana Ferraro
Sono Maria Luana Ferraro, consulente aziendale e mi occupo anche di finanza personale. I calcoli sono il mio lavoro, le parole la mia passione. Fin da bambina, anziché bambole e pentoline, chiedevo libri, quaderni e penne. A sei anni ho ricevuto la mia prima macchina da scrivere. Appassionata di letteratura italiana e straniera, il mio più grande sogno è sempre stato diventare giornalista. Sogno che, piano, si sta realizzando. Socia fondatrice della “Associazione Accademia & Eventi”, da agosto 2018 collaboro con “SCREPMagazine” curando varie rubriche ed organizzando eventi. Fare questo mi permette di dare risalto a curiosità e particolarità che spesso sfuggono. Naturalmente, in piena coerenza con ciò che è il mio modo di interpretare la vita…eccolo: “Quando la mente è libera di spaziare, i confini fisici divengono limiti sottili, impercepibili. Siamo carcerieri e carcerati di noi stessi. Noi abbiamo le chiavi delle nostre manette. La chiave è la conoscenza: più conosci, più la mente è libera da preconcetti e ottusità. Più la mente è aperta, più si ha forza e coraggio così come sicurezza. Forza, coraggio e sicurezza ti spingono a tentare l’impossibile affinché divenga possibile.”

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