Premiazioni online al tempo del Coronavirus

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Il Coronavirus ha cambiato la vita di ogni individuo, segnando un periodo drammatico nella storia.

Per evitare la diffusione con gli assembramenti, tutti i centri culturali sono rimasti chiusi, evitando qualsiasi tipo di rappresentazione.

Anche la Poesia ha subito molte defaillance, ma chi ama l’arte, ha continuato a coltivarla e portarla avanti, malgrado non abbia avuto la possibilità di organizzare eventi di vario genere.

Uno di questi è il “Centro d’Arte e Poesia Luigi Bulla” che, nonostante tutto, puntualmente organizza Concorsi ed eventi,  per stimolare i Poeti e gli Scrittori a continuare a divulgare l’Arte, naturalmente attenendosi alle regole imposte, organizzando tutto online, comprese le premiazioni.

Il bello della Vita è quando le sorprese arrivano inaspettate…

Il fato ha voluto che fossi io la Vincitrice del 3° Concorso di Letteratura  ”Francesca Spampinato” – Poesie sotto l’Albero è sempre Natale, con la Poesia: “Una Casa…la mia Famiglia”.

Io penso che tanto più difficile è la salita, più intensa sarà la gioia quando avrai raggiunto la meta.

Nella mia vita ho dovuto fare tante rinunce, ma a volte basta un “Premio” per alleviare tante sofferenze.

E non è finita qui…

Grazie, sempre, al Centro d’Arte e Poesia Luigi Bulla, ho avuto l’onore e il piacere di rappresentare due mie Poesie ad un Recital Poetico, in ricordo del triennale della scomparsa del Poeta Antonino Bulla “Trent’anni senza te”.

L’arte e la cultura sono beni preziosi per la società, ed entrambi vanno tutelati perchè hanno un ruolo molto importante nella crescita della collettività.

Quindi…Facciamone un’occasione per migliorarci.

Ringrazio il Presidente del Centro d’Arte e Poesia Luigi Bulla, il Presidente di Giuria Alessandro Bulla e i componenti della Giuria che hanno contribuito a rendere tutto meraviglioso.

“UNA CASA…LA MIA FAMIGLIA”

Cupo è il meriggio

dopo una pioggia silente

che attutisce i suoni soffusi.

Ecco all’orizzonte

apparire

i colori dell’arcobaleno.

Distendo la mano

fuori dalla finestra,

il freddo congela

il panorama

e la tristezza

scende nel mio cuore.

Tutto attorno è scuro!

Volgo lo sguardo

non tanto lontano.

Un ramo spezzato

pende dall’albero,

una fila di alberi

dalle foglie ingiallite,

come soldati allineati

rimangono rigidi

e infreddoliti

illuminati dalle lucine

a intermittenza

che preannunciano il S. Natale.

Un nido di rondini

giace sulle morbide fronde

impastato con la terra.

Il mio cuore langue!

Che Natale è questo?

Poveri uccellini intirizziti,

quale destino vi ha colti?

Il mio pensiero si divaga…

Penso ai poveri barboni

che dormono per strada,

a coloro che rimangono

intrappolati nelle auto,

ai vigili, ai soccorsi stradali,

a chi, per un fatal destino

viene inghiottito da una valanga.

Natale è per i bimbi,

Natale è gioia per tutti,

ma quanta sofferenza

in questo mondo!

Non sarà un Natale

come gli altri!

Niente baci, nè abbracci,

un nemico invisibile

si è abbattuto fra di noi.

Dove ci porterà tutto questo?

Spengo i pensieri,

ritiro la mano,

chiudo la finestra,

ricomincia a piovere

e la tristezza

scende nel mio cuore…

Con aria sommessa,

ma speranzosa,

ringrazio Dio

per concedermi la gioia

di avere…

“Una casa, la mia famiglia”.

…E la pioggia batte furente

sulle inferriate dei balconi,

sui vetri delle finestre…

Fuori è il deserto!

Respiro inspiro,

vita che viene, vita che va

e non sappiamo dove ci porterà.

                                                   Grazia Bologna

Clikka sul link per leggere il mio articolo precedente…

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