“Passione…i bisbigli del cuore”

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7×7

con

Maurizio Gimigliano

Stadio “Nicola Ceravolo” di Catanzaro, squadra di cui Maurizio Gimigliano è un grande tifoso avendo giocato nelle giovanili fino a 18 anni e avendo vissuto gli anni in cui la squadra navigava in serie A.

Un appuntamento immancabile per Maurizio la partita di calcio allo stadio quando il Catanzaro gioca in casa.

E oggi gioca con la Ternana, squadra che, nonostante abbia ben sette giocatori indisponibili, vuole portare a casa assolutamente i tre punti, anche se consapevole della forza del Catanzaro, reduce da ben sei risultati utili tra campionato e coppa Italia.

Purtroppo per Maurizio la partita tra le imprecazioni e il dispiacere si chiude 3 a 1 per la Ternana!

Il Catanzaro sconfitto di brutto, e io in silenzioso e rispettoso silenzio per non mandare a ramengo un’altra partita: la partita del 7×7, 7 domande per 7 risposte  con Maurizio Gimigliano per parlare della sue poesie e in particolare della sua ultima fatica:

Passione …i bisbigli del cuore”.

1_ VF_ In poche parole chi sei, cosa ami fare e qual è il ruolo della scrittura nella tua vita.

MG_ Questa, per uno come me, dalla personalità poliedrica, è una domanda difficile.

 Di primo acchito ti risponderei un sognatore: anche se poi, ogni giorno, devo restare coi piedi ben saldati in terra essendo un ingegnere.

Non un ingegnere classico, non sarebbe da me.

Mi occupo di acqua in tutti i suoi aspetti, da bere, per gli impianti, per le piscine ed i centri benessere, della sua qualità ed in particolare della prevenzione di alcune infezioni ospedaliere e comunitarie legate all’acqua, campo in cui sono uno dei maggiori esperti a livello nazionale.

Mi piace ricercare soluzioni particolari, risolvere problemi.

E’ evidente, quindi, che non mi piace la routine, l’abitudine.

Ho amato fin da bambino il bello, il genio dell’artista, la capacità di sorprendere con una frase, con un dipinto…di lasciare il segno.

Ho sempre ricercato emozioni diverse tra loro, visitando chiese, musei, viaggiando a lungo e perdendomi nell’atmosfera dei luoghi.

In assoluto amo leggere.

Divoro circa 40 – 50 libri all’anno, in particolare i gialli perché mi piace esplorare l’animo delle persone.

In questi libri, spesso, la bravura dell’autore si rispecchia nell’analisi dei personaggi.

Un giorno, per scommessa, mi sono ritrovato a scrivere una poesia, e per me, persona molto riservata ed assolutamente gelosa delle personali emozioni, si è aperto un mondo:  per i primi tempi ho creduto di essere posseduto perché mi svegliavo di notte, scrivevo mentalmente una poesia, mi riaddormentavo ed al mattino la ritrovavo dentro me pronta per essere scritta.

La cosa mi è talmente piaciuta che ho continuato venendo allo scoperto e pubblicando i primi lavori sui social ed alle reazioni positive dei lettori, ho deciso di continuare fino ad arrivare alla pubblicazione di libri.

2_VF_ Hai delle abitudini particolari durante la scrittura?

MG_ Non uso mai carta e penna ma fermo le parole sul mio telefonino.

Ho un programma che conserva le note su tutti i miei pc e questo mi consente di non perdere nulla, anche perché scrivo di getto, senza quasi rileggere.

Difficilmente cambio una parola rispetto a ciò che mi è arrivato.

Scrivo dovunque quindi, a volte anche mentre guido perché in quel momento è una necessità assoluta.

 3_VF_ Quanto conta la conoscenza diretta della vita quando si racconta?

MG_ Per un poeta, come dopo il terzo libro inizio a considerarmi, non credo sia molto importante.

Perché è un seminatore di emozioni e se si limitasse a raccontare le proprie sarebbe molto confinato su un piccolo terreno.

Sicuramente noi siamo il frutto degli anni vissuti e questo ci influenza ma ciò che conta per un poeta è  l’anima.

Per uno che scrive principalmente poesie d’amore, lo è ancora di più .

4_VF_ Che messaggio hai voluto lanciare con il libro “Passione …i bisbigli del cuore”?

MG_ Lo stesso dei miei due libri precedenti: l’amore è il sentimento più importante che esiste, l’unico capace di farti sentire diverso, altro.

Mi piace descriverlo in tutti i suoi aspetti, far sentire al lettore le emozioni che, in una determinata situazione, la poesia suscita.

 Quando qualcuno mi dice che si è riconosciuto in quelle parole, capisco di avere raggiunto l’obiettivo.

In particolare “Passione… i bisbigli del cuore“ racchiude molte emozioni, espresse in maniera più matura rispetto ai libri precedenti.

Sono 128 poesie, tantissime per un libro ma secondo me necessarie per ciò che volevo dire .

5_ VF_ Esiste un libro che ha avuto una grande influenza sulla tua vita? C’è uno scrittore che consideri il tuo mentore?

Sicuramente!

 “Cento anni di solitudine” di Gabriel Garcia Marquez mi ha fatto capire che il sognare che accompagna la vita non è qualcosa di sbagliato e mi ha fatto apprezzare la bravura dello scrittore, come ultimamente Gesuino Némus nella sua trilogia di gialli sardi mi ha fatto riflettere sul fatto che lo scrittore deve essere altro dal normale: deve avere intuizione e fantasia.

Deve essere insomma diverso dalla quotidianità.

Amo la delicatezza, intrisa di forza, di Margaret Mazzantini che, in “Non ti muovere”, racconta molto bene il marasma che provoca l’incontro con l’amore e la difficoltà delle scelte da effettuare.

E da giovane ho amato  “Il gabbiano Jonathan” di Bach al punto da dare a mio figlio come terzo nome Jonathan, perché mi ha insegnato che non bisogna mai arrendersi, mai accontentarsi, mai sentirsi arrivati, mai perdere la possibilità di conoscersi meglio.      

Leggere grandi poeti, Neruda, Merini, Salinas, Whitman, ancora oggi mi dà la misura della mia pochezza .

Tra tutti comunque Emily Dickinson, la cui raccolta regalavo alle persone  che ritenevo speciali.

6_ VF_  Stai pensando a un futuro in cui la scrittura diventerà sempre importante per te oppure la scrittura è solo una parentesi temporanea della tua vita?

MG_ Vincenzo, qui mi costringi a venire fuori, a raccontarti un mio sogno.

Da grande vorrei fare il poeta e far si che la scrittura non sia più semplicemente un hobby ma diventi la vita quotidiana.

Difficile, molto difficile ma non impossibile.

 7_VF_ Quanto è importante la promozione per il successo di un libro?

MG_ Fondamentale.

Per uno scrittore il momento più importante è il confronto con chi legge.

Per un poeta lo è ancora di più perché se in un libro puoi diluire le sensazioni in centinaia di pagine, in una poesia vieni allo scoperto in 30 secondi.

O raggiungi l’anima o non lo fai e durante le presentazioni le reazioni di chi ti circonda sono evidenti.

E poi se voglio fare davvero il poeta è necessario che le mie parole raggiungano più persone possibili, più lettori che non mi conoscono.

Questo è il vero compito di un editore.

Dare al proprio scrittore visibilità, possibilità.

Ed è proprio ciò che manca nell’editoria moderna in cui ci si limita alla stampa del libro e si delega allo scrittore tutta la promozione.

Maurizio Gimigliano nasce il 14 febbraio, giorno di San Valentino e dell’amore in tutto il mondo.

Quindi si può affermare non “nome omen” ma  “data omen”.   

Laureato in Ingegneria chimica presso l’Università della Calabria, ha collaborato come responsabile di reti commerciali con le più importanti multinazionali nel settore tecnico, portando avanti il suo studio di progettazione.

Ha pubblicato alcuni lavori su riviste scientifiche e partecipa ai congressi nazionali ed internazionali come esperto.

Nel privato ha fatto volontariato in strutture con casa famiglia e casa accoglienza che ospitano minori disagiati e con problemi: ultimamente in un carcere minorile.

Ha pubblicato 3 libri di poesie: nel 2017  “ Schegge di anima e cuore “, nel 2018 “Parole , Petali d’amore” e in questi giorni “Passione… I bisbigli dell’anima“-

Socio ed editor di SCREPmagazine.

                                                                                                           Vincenzo Fiore

Il libro di Maurizio Gimigliano può essere acquistato e ricevuto a casa cliccando su questo link:

https://screpmagazine.com/prodotto/passione-i-bisbigli-del-cuore-di-maurizio-gimigliano/

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Vincenzo Fiore
Sono Vincenzo Fiore, nato a Mariotto, borgo in provincia di Bari, il 10 dicembre 1948. Vivo tra Roma, dove risiedo, e Mariotto. Sposato con un figlio. Ho conseguito la maturità classica presso il liceo classico di Molfetta, mi sono laureato in Lettere Moderne presso l’Università di Bari con una tesi sullo scrittore peruviano, Carlos Castaneda. Dal 1982 sono iscritto all’Ordine dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Amo la Politica che mi ha visto fortemente e attivamente impegnato anche con incarichi nazionali, amo organizzare eventi, presentazioni di libri, estemporanee di pittura. Mi appassiona l’agricoltura e il mondo contadino. Amo stare tra la gente e con la gente, mi piace interpretare la realtà nelle sue profondità più nascoste. Amo definirmi uno degli ultimi romantici, che guarda “oltre” per cercare l’infinito e ricamare la speranza sulla tela del vivere, in quell’intreccio di passioni, profumi, gioie, dolori e ricordi che formano il tempo della vita. Nel novembre 2017 ho dato alle stampe la mia prima raccolta di pensieri, “inchiostro d’anima”; ho scritto alcune prefazioni e note critiche per libri di poesie. Sono socio di Accademia e scrivo per SCREPMagazine.

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