Bendati “Sul filo della vita”

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7×7

con

Maria Luana Ferraro

E il 7×7, “7 domande per 7 risposte”,  avanza e fa tappa a Vibo Marina, paese fra i più importanti della “Costa degli Dei” con  un bellissimo porto, fra i più importanti del Centro Sud, per conoscere Maria Luana Ferraro.

Ed eccoci, taccuino, penna, scrupolosamente biro in omaggio anche all’artista sardo Valerio Pisano e macchina fotografica in via Campania presso la sede di Accademia Edizioni ed Eventi – SCREPmagazine con Maria Luana, la responsabile locale.

Un ufficio dai colori caldi, accogliente, arredato in un mix fra classico e moderno, in piena sintonia con il carattere istrionico della Ferraro comodamente seduta sulla scrivania.

E come a interpretare il mio sguardo mi dice di non amare molto le poltrone e di scusarla.

Alle sue spalle due piccoli quadri incorniciano gli attestati del “Centro di Comunicazione e Giornalismo” di Roma, dove ha studiato per diventare giornalista pubblicista.

Altri attestati professionali appesi alle pareti vicino la finestra che dà sulla reception del locale.

Tutti in formato ridotto, quasi a volerli nascondere: non ama vengano notati se non da osservatori attenti perché sostiene che le persone sono fatte di competenze che devono dimostrare, non da pezzi di carta che il più delle volte servono solo per essere appesi e fare bella mostra di sé per una sorta di vanagloria e di narcisismo.

1_ VF_ In poche parole chi sei, cosa ami fare e qual è il ruolo della scrittura nella tua vita.

MLF_ Questa domanda sembra semplice.

Invece, come dico nel mio libro “Sul filo della vita”, forse è una delle più complicate.

In poche parole è difficile far capire agli altri effettivamente chi sei.

Ci proviamo…

Sono Maria Luana Ferraro, agente in attività finanziaria e consulente aziendale.

Da “grande” ho deciso di studiare giornalismo e realizzare il mio sogno. 

Sono attiva politicamente nella mia provincia e molto legata alla mia terra.

Sono mamma e moglie.

Amo definirmi una sognatrice ancorata alla realtà: bello credere in qualcosa ma quel qualcosa deve trovare riscontro nella vita reale.

Nella mia vita la scrittura è fondamentale.

Nel senso che, chiunque mi conosce fin da bambina, sa che, mentre le altre giocavano con le bambole e le pentoline, io giocavo con le penne, i quaderni, i colori e la mia fantasia.

Ancora oggi la scrittura, avendo difficoltà al di là di quanto possa sembrare, è per me il mezzo più facile ed efficace per manifestare le mie emozioni.

Piuttosto che dire “Ti voglio bene”, preferisco scriverlo.

Tutte le mie emozioni, soprattutto le più forti, sono passate attraverso una penna e un foglio di carta…

Preferisco i gesti, le dimostrazioni.

Unica eccezione i miei figli, perché l’amore di una madre è diretto.

2_VF_ Hai delle abitudini particolari durante la scrittura?

MLF_ Direi di sì.

Preferisco la sera, se non la notte, quando il silenzio assoluto mi fa compagnia.

Scrivo a mano la prima bozza.

Altra abitudine… quando sono in giro, e mi raggiunge la musa ispiratrice, immortalo il tutto con un selfie.  

Subito dopo pubblico uno stato su Facebook o Instagram. 

Sorrido… accade di scrivere una frase e subito dopo ricevere chiamate dove mi chiedono cosa sia successo.

E’ il mio modo di memorizzare quel particolare stato d’animo: ricordo l’abbinamento foto/frase e perciò mi viene più facile estrapolarla e inserirla in ciò che sto scrivendo.

Tutto questo è facilmente verificabile nei miei libri

3_VF_ Quanto conta la conoscenza diretta della vita quando si racconta?

MLF_ É fondamentale!  Quando racconto sono empatica.

Mi immedesimo nel personaggio.

Il personaggio è un insieme, una sintesi di emozioni e sensazioni che hanno colpito la mia attenzione; i luoghi descritti sono una miscela di luoghi visitati.

Le situazioni nascono da esperienze vissute e non.

4_VF_ Che messaggio hai voluto lanciare con il libro “Sul filo della vita”?

MLF_ Il messaggio che ho voluto lanciare con il mio “Sul filo della vita” è di come sia fondamentale, nei momenti più belli ma soprattutto nei più duri, avere alle spalle la famiglia.

E’ importante e determinante reagire, avere alle spalle una rete di protezione che faccia crollare quei muri che spingono le persone a isolarsi.

Parla di come il perdono serve per poter ricominciare, per trovare un nuovo scopo e andare avanti nonostante tutto.

Un messaggio di forza!

5_ VF_ Esiste un libro che ha avuto una grande influenza sulla tua vita? C’è uno scrittore che consideri il tuo mentore?

MLF_ Un libro in particolare?

Ho sempre letto tanto: soprattutto letteratura classica, italiana e straniera.

Tre libri hanno influenzato il mio guardare alla vita con i rispettivi autori: “Uno nessuno e centomila” di Pirandello, “Storia di una capinera” di Verga, “Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde.

Anche se ogni libro letto, dall’adolescenza ad oggi, mi ha lasciato delle tracce.

6_ VF_  Stai pensando a un futuro in cui la scrittura diventerà sempre importante per te oppure la scrittura è solo una parentesi temporanea della tua vita?

MLF_ Sicuramente non è una parentesi temporanea.

In questo momento, risponderti è difficile. Non so come spiegartelo…

Come ho già detto, la scrittura è una parte essenziale della mia vita da sempre.

Aver scritto due romanzi, a breve distanza l’uno dall’altro, diversi fra loro, significa aver realizzato una parte di quel futuro che sognavo.

Oggi, avendo già in mente il prossimo libro, dovrei rispondere che sicuramente la scrittura avrà un ruolo importante e predominante nella mia vita.

Dovrei rispondere che è questa è la strada da seguire.

Però…negli anni cambiano tante cose e anche le prospettive dalle quali le osserviamo.

Non mi prospetto un futuro dove la scrittura stia al centro della mia vita.

Per me scrivere è un piacere.

Ti devo confessare, però, che ho scoperto di avere un’altra passione che amo al pari della scrittura.

Amo ciò che faccio e, se dovessi scegliere, non ne sarei capace.

So che è una contraddizione, ma, come molti dicono, io non sono normale: seguo logiche tutte mie e difficilmente scendo a compromessi, soprattutto con me stessa.

7_VF_ Quanto è importante la promozione per il successo di un libro?

MLF_ É fondamentale: inutile scrivere un libro se poi non lo si fa conoscere. Anche perché attraverso la promozione si aprono altri canali.

E non mi riferisco agli economici ma a quelli che aiutano a crescere perché arricchiscono interiormente, fanno conoscere realtà differenti dal proprio contesto sociale e  a misurarsi con nuove e diverse realtà.

Maria Luana Ferraro, nasce a Vibo Valentia il 15/06/1980.

Agente in attività finanziaria, consulente aziendale; pubblicista regolarmente iscritta all’Albo; attiva politicamente. 

I calcoli sono il suo lavoro, le parole la sua passione.

Appassionata di letteratura italiana e straniera, amante della prosa e poesia: il suo più grande sogno è sempre stato diventare giornalista e scrittrice.

Ama scrivere racconti e poesie per poi sposarle nei suoi scritti.

Socia fondatrice di “Associazione Accademia & Eventi”, da agosto 2018 collabora con “SCREPMagazine”.

https://screpmagazine.com/author/maria-luana-ferraro/

A marzo 2019 ha pubblicato “Naufraghe”, intervallando al racconto, poesie scritte da me negli anni.

“Sul filo della vita” è il suo secondo romanzo.

In piena coerenza con ciò che è il suo modo di interpretare la vita, ha scritto un motto:

“Quando la mente è libera di spaziare, i confini fisici divengono limiti sottili, impercepibili.

Siamo carcerieri e carcerati di noi stessi.

Noi abbiamo le chiavi delle nostre manette.

La chiave è la conoscenza: più conosci, più la mente è libera da preconcetti e ottusità.

Più la mente è aperta, più si ha forza e coraggio così come sicurezza.

Forza, coraggio e sicurezza ti spingono a tentare l’impossibile affinché divenga possibile.”

Ecco dove trovare il nuovo libro di Maria Luana Ferraro:

https://screpmagazine.com/prodotto/sul-filo-della-vita/

                                                                                                      

 

                                                                                                   Vincenzo Fiore

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Vincenzo Fiore
Sono Vincenzo Fiore, nato a Mariotto, borgo in provincia di Bari, il 10 dicembre 1948. Vivo tra Roma, dove risiedo, e Mariotto. Sposato con un figlio. Ho conseguito la maturità classica presso il liceo classico di Molfetta, mi sono laureato in Lettere Moderne presso l’Università di Bari con una tesi sullo scrittore peruviano, Carlos Castaneda. Dal 1982 sono iscritto all’Ordine dei Giornalisti, elenco Pubblicisti. Amo la Politica che mi ha visto fortemente e attivamente impegnato anche con incarichi nazionali, amo organizzare eventi, presentazioni di libri, estemporanee di pittura. Mi appassiona l’agricoltura e il mondo contadino. Amo stare tra la gente e con la gente, mi piace interpretare la realtà nelle sue profondità più nascoste. Amo definirmi uno degli ultimi romantici, che guarda “oltre” per cercare l’infinito e ricamare la speranza sulla tela del vivere, in quell’intreccio di passioni, profumi, gioie, dolori e ricordi che formano il tempo della vita. Nel novembre 2017 ho dato alle stampe la mia prima raccolta di pensieri, “inchiostro d’anima”; ho scritto alcune prefazioni e note critiche per libri di poesie. Sono socio di Accademia e scrivo per SCREPMagazine.

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