Normalmente non scrivo poesie, al mio attivo ne ho solo tre. non ritengo di essere una poetessa. Molto umilmente, lascio che siano i poeti a scriverle. Oggi vi propongo questa che non ha nessun significato in particolare, o forse è solo un desiderio di pace. L’ho concepita guardando i piccioni appollaiati su un tetto:
Svegliati oh Palombella
e mostrami il tuo sguardo
fatto di fiori gialli e amaranto.
Mostrami quel viso di adamantina
purezza e il labbro delicato.
Piega quel collo flessuoso
come quello di un cigno
e viaggi sopra mari calmi
e tinti d’azzurro cobalto.
Svegliati Palombella e
porgimi la mano
di virginio candore.
Indicami la via
che porta al tuo cuore,
rosso e palpitante.
Esci dalla grotta
del tuo pudore e
vola Palombella mia, vola!