“Occhi ri Trinacria” di Maria Cristina Adragna

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OCCHI RI TRINACRIA

Li carusi ri Trinacria
hannu l’occhi com’u focu
ma ‘un su boni p’ abbruciari,
né pi benit’a quariari.

Iddi lassanu un signali
n’ta lu funnu di lu cori,
cu si priva di st’amuri
si cunsuma dintra e mori.

Li carusi ri Trinacria
hannu l’occhi com’u mari,
tuttu ‘nzemmula li viri
e ti senti d’ anniari.

Quannu parinu astutati
pi disgrazia o pi duluri
nesci u suli e si li vasa…
e iddi cancianu culuri.

Quannu un masculu
li ‘ncoccia, na lu sonnu
o pi la via,
fa un viaggiu ad autri banni…
ci ricordanu a Turchia.

Ma st’ ucchiuzzi ri Trinacria
nun ti sannu mai ‘ ngannari
e ti dicinu chiancennu:” ‘ un tinn’iri,
‘un mi lassari”…

Maria Cristina Adragna

OCCHI DI TRINACRIA

Le ragazze della Trinacria hanno gli occhi come il fuoco ma non servono per bruciare né per venire a riscaldarti. Loro lasciano un segno sul fondo del cuore, chi si priva di questo amore si consuma dentro e muore. Le ragazze della Trinacria hanno gli occhi come il mare, improvvisamente li vedi e senti d’annegare. Quando sembrano spenti per disgrazia o per dolore, il sole esce e li bacia… e loro cambiano colore. Quando un uomo li incrocia nel sonno o per la strada, fa un viaggio in altri posti, gli ricordano la Turchia. Ma questi occhietti della Trinacria non ti sanno mai ingannare e ti dicono piangendo:” non te ne andare, non mi lasciare”…

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Maria Cristina Adragna
Siciliana, nasco a Palermo e risiedo ad Alcamo. Nel 2002 conseguo la Maturità Classica e nel 2007 mi laureo in Psicologia presso l'Università di Palermo. Lavoro per diverso tempo presso centri per minori a rischio in qualità di componente dell'equipe psicopedagogica e sperimento l'insegnamento presso istituti di formazione per operatori di comunità. Da sempre mi dedico alla scrittura, imprescindibile esigenza di tutta una vita. Nel 2018 pubblico la mia prima raccolta di liriche dal titolo "Aliti inversi" e nel 2019 offro un contributo all'interno del volume "Donna sacra di Sicilia", con una poesia dal titolo "La Baronessa di Carini" e un articolo, scritti interamente in lingua siciliana. Amo anche la recitazione. Mi piace definire la poesia come "summa imprescindibile ed inscindibile di vissuti significativi e di emozioni graffianti, scaturente da un processo di attenta ricerca e di introspezione". Sono Socia di Accademia Edizioni ed Eventi e Blogger di SCREPmagazine.

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