State attenti amici miei, non chiamateli mai cantanti neomelodici, non in loro presenza.
Ai cantanti napoletani, questo termine, nato per identificare il figlio un pò tamarro della canzone partenopea, non piace, l’approccio dei media, spesso superficiale è più attento a cercare legami con la criminalità e il kitsch del fenomeno, hanno reso il termine quasi un dispregiativo.
Ma la musica dei neomelodici, in realtà rappresenta un fenomeno.
Un’industria parallela che si alimenta a Napoli e provincia e si esporta in tutto il Sud, produce star, vende decine di migliaia di dischi, organizza centinaia di concerti.
E come dimostra il talent dedicato ai neomelodici «Napoli sound», il fenomeno sta varcando i confini regionali.
Poi ci sono i live, con artisti che fra serate, matrimoni ed eventi vari incassano anche centinaia di migliaia di euro.
La musica popolare napoletana è in continua evoluzione.
I cantanti neomelodici, a sorpresa, godono di stima e seguaci nel Nord Italia e anche all’estero.
Ecco perché fanno concerti nel Settentrione e “visualizzazioni” sui loro canali Youtube che in buona parte provengono da Regioni come Lombardia e Piemonte.
Ma perché i neomelodici sono amati anche nel resto d’Italia?
In fondo la domanda è giusto porsela, visto che difficilmente al Meridione sono conosciute canzoni nei dialetti settentrionali.
La risposta forse sta nel fatto che, innanzitutto, il napoletano è un dialetto molto musicale, che coinvolge anche chi non lo conosce e non riesce a comprendere subito le parole.
E poi i neomelodici cantano soprattutto i tormenti d’amore, e da quelli nessuno resta indenne.
I re della musica napoletana sicuramente sono Mario Merola e Nino D’Angelo.
Ma dopo loro, sono centinaia gli interpreti del filone neomelodico…eccone alcuni:
Alessio
Il suo primo album nel 2002 intitolato “Questione d’amore”. Nel 2006, grazie al film Gomorra, la sua canzone “Ma si vene stasera” dall’album “Emozioni della nostra età” ottiene successo, dato che viene inserita nella colonna sonora. Nel 2013 Alessio ha anche partecipato in una puntata della serie Gomorra cantando uno dei suoi brani.
Giusy Attanasio
Giusi è un vero fenomeno che riempie gli stadi e i locali, a novembre uscirà il suo film è la più amata dalle nuove generazioni, diventata famosa in tutta Italia dopo che, anche lei, come migliaia di coppie partenopee si è sposata al Castello delle cerimonie.
Nata a Napoli nel Rione Sanità il 9 luglio 1988, è sposata con il musicista, bravo aggiungo io, Peppe Di Donato.
Tony Colombo
Classe 1986. Nato a Palermo, il suo padrino artistico è stato Mario Merola.
A sette anni incide il suo primo album “A villeggiante”. A nove incide il suo secondo “Scugnizza”. Nel 2014 la sua partecipazione al talento show Ballando sotto le stelle. Chi non ricorda il suo matrimonio con la vedova di un boss?
Andrea Sannino
Nato a Napoli il 5 luglio 1985.
‘Na vita sana, è una delle canzoni più famose di Andrea, scritta dall’amico Gigi D’Alessio.
La sua “Abbracciame” è stata utilizzata a Napoli come brano per il primo flash mob spontaneo dai balconi durante il lockdown in primavera 2020.
Gianluca Capozzi
Classe ’75 nasce in una famiglia artistica, figlio del già famoso Lino Capozzi, nipote di Franco Moreno e del cantante attore Mario Trevi. L’artista appare anche in numerosi programmi TV firmati Rai e Mediaset.
Gianni Celeste
Pseudonimo di Giovanni Grasso. Il suo primo album nel 1985, “Ricordo d’estate”, ha venduto 150.000 copie. Ad oggi ha inciso oltre 81 dischi.
Gianni Fiorellino
Classe 1982. A soli 11 anni il primo disco “E io canto”.
Nel 2002 approda a Sanremo nella categoria delle giovani proposte, la canzone è “Ricomincerei”, realizzata in collaborazione con Antonio Casaburi, classificandosi al quarto posto. Torna a Sanremo nel 2003 e questa volta porta la canzone “Bastava un niente” e si classifica al quinto posto. Nel 2004, partecipa a Music Farm in onda su Rai2.
Ad oggi ha inciso oltre 17 dischi.
Anthony
Pseudonimo di Antonio Ilardo, classe 1989.
Anthony vanta anche alcune partecipazioni a programmi televisivi come Ciao Darwin, dove canta il brano “Su di noi” dell’artista Pupo, Le invasioni barbariche e nella trasmissione E la chiamano estate.
Nel 2008 la sua canzone Esageratamente fu scelta tra le colonne sonore del film Gomorra.
Invece nel 2014 la canzone “E chiammalo”, tratta dall’album “L’oroscopo del cuore”, viene inserita tra le colonne sonore della serie TV Gomorra.
Ad oggi ha 10 dischi all’attivo.
Sono decine gli artisti che si possono ancora citare, c’è da dire per concludere che nonostante molti storcano il naso, sono gli unici a vendere dischi e fare spettacoli senza sosta, amati e seguiti dai loro fan.
Angela Amendola
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