Dagli Stati Uniti stanno arrivando in Europa e in Italia le “ceneri artistiche”, un “modo anticonformista” per passare a miglior vita, senza ricorrere alla tradizionale tumulazione.
Ma in cosa consiste questa “moda” ed è “attuabile” in Italia?
Tutto ha origine dall’azienda statunitense produttrice di oggettistica in vetro Artful Ashes di Seattle, che ha avuto un’idea originale e rivoluzionaria per ampliare il suo mercato di riferimento.
Sulla base della tecnica della soffiatura artigianale del vetro, la compagnia ha pensato di utilizzare anche le ceneri dei defunti per trasformarle in opere di vetro, un oggetto prezioso e caro a cui nessuno aveva mai pensato prima.
L’idea si prefigge l’obiettivo di far dire presto addio “alle tradizionali bare” ma anche alle classiche urne e agli altri modi per “salutare il caro estinto“.
Infatti l’idea è quella di realizzare opere di vetro utilizzando tutte o in parte le ceneri del defunto.
Queste, dopo la cremazione, saranno inserite in una spirale, in un cuore di vetro oppure in un’altra creazione.
Si tratterà di un’opera a metà strada tra le ceneri e il vetro, un “prodotto davvero innovativo” che consentirà di portare le persone amate e che non ci sono più, sempre con noi.
E’ possibile anche scegliere i colori che il vetro rifletterà e tanti dettagli, in base alla personalità di chi non c’è più… non oso pensare “agli oggetti” nel caso di persone in vita insopportabili!
Si possono anche incastonare pietre, magari quella prediletta della persona che se n’è andata, per portarne avanti così la memoria.
Ognuna di queste creazioni “costa solo 145 dollari” e per questo motivo è accessibile a tutti, prezzo non esorbitante.
In Italia la cremazione non è contraria alla Fede Cristiana, ma non è permessa la dispersione delle ceneri «nell’aria, in terra o in acqua o in altro modo» né la loro conversione «in ricordi commemorativi, in pezzi di gioielleria o in altri oggetti, come i diamanti pubblicizzati da aziende svizzere e prodotti con i resti del caro estinto.”.
Papa Francesco fa chiarezza sulle esequie cristiane attraverso il documento intitolato “Ad resurgendum cum Christo” e annunciato in Vaticano dal Cardinale Gerhard Mueller. “Per evitare ogni tipo di equivoco panteista, naturalista o nichilista”, si legge nell’istruzione dell‘ex Santo Ufizio, “non sia permessa la dispersione delle ceneri nell’aria, in terra o in acqua o in altro modo oppure la conversione delle ceneri cremate in ricordi commemorativi, in pezzi di gioielleria o in altri oggetti, tenendo presente che per tali modi di procedere non possono essere addotte le ragioni igieniche, sociali o economiche che possono motivare la scelta della cremazione. Nel caso che il defunto avesse notoriamente disposto la cremazione e la dispersione in natura delle proprie ceneri per ragioni contrarie alla fede cristiana – conclude l’istruzione – si devono negare le esequie, a norma del diritto”.
Se viene scelta la cremazione “per motivazioni legittime” in ogni caso “le ceneri del defunto devono essere conservate di regola in un luogo sacro, cioè nei cimiteri” e “la conservazione delle ceneri nell’abitazione domestica non è consentita“.
La conservazione delle ceneri in un luogo sacro può contribuire a ridurre il rischio di sottrarre i defunti alla preghiera e al ricordo dei parenti e della comunità cristiana.
In tal modo, inoltre, si evita la possibilità di dimenticanze e mancanze di rispetto, che possono avvenire soprattutto una volta passata la prima generazione, nonché pratiche sconvenienti o superstiziose.
Seguendo quindi l’antichissima tradizione cristiana, la Chiesa raccomanda insistentemente che i corpi dei defunti vengano seppelliti nel cimitero o in altro luogo sacro.