Se l’essere umano detenesse uno spiccato sentimento di gratitudine nei confronti della natura e di tutto il creato, allora sì che assaporerebbe pienamente il valore incommensurabile della bellezza.
LA VELA
Al di là della persiana
uno scorcio d’orizzonte,
pochi accenni di bellezza
siciliana fatta ad arte,
sempre certa di lasciare
le indelebili sue impronte
lievemente ricamate
sopra gli occhi di chi parte.
Tu che come me nascesti
a ridosso delle acque
riconosceresti ovunque
gli echi cupi delle onde,
mentre l’uomo respirò un po’ di quel vento, quando nacque,
già cercava refrigerio
sotto larghe ed ampie fronde.
Terra mia, le tue fragranze,
questa Africa mancata,
questi sprazzi di deserto
dentro il cuore di chi resta,
mia sventura, mio prodigio,
meraviglia mia agognata,
la dimora sempre eterna
di gran sole e di tempesta.
Due terrazze sulla spiaggia
che sovrastano l’immenso
allontanano un dolore e ne limano la chela,
e chissà quali pensieri dallo sconosciuto senso
attraversano un bambino
al passaggio di una vela…
Lirica tratta dalla raccolta “Aliti inversi” di Maria Cristina Adragna