Cos’è una goccia? Una lacrima? Una stilla di mare? Un frammento di sacralità all’interno di una chiesa?
LA GOCCIA
Di pioggia, di mare,
di vino sull’altare,
d’inchiostro o di rugiada,
sperduta in una rada.
Di sangue, di fonte,
tra i solchi della fronte,
di miele o di sudore,
su tela, di colore.
Acerrima e lasciva,
silente sulla riva,
avvinta ad una roccia,
cos’altro è mai una goccia?
L’ho vista, d’improvviso,
salir dal cuore al viso,
carezza germogliata
sull’ iride inondata.
Di lacrima ha il sapore,
rivanga un grande amore,
si abbarbica, si blocca,
ai lati della bocca.
La mia esistenza arranca,
so già quel che mi manca,
fremendo per l’attesa
annullo ogni difesa.
È vero, amore, ho pianto
ma non poi così tanto,
senz’anima complessa
io non sarei me stessa.
Tratta dalla raccolta “Aliti inversi” di Maria Cristina Adragna