Basileia. La favola d’arte di Isabella Torre

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Calabria Film Commission, la favola darte di Isabella Torre…

Presentato ieri sera, nel corso di una conferenza stampa ad Antonimina, il film Basileia, opera prima di Isabella Torre. Il film, le cui riprese si stanno svolgendo, dal 7 novembre, proprio ad Antonimina, è prodotto da Stayblack e Rai Cinema, con il sostegno della Calabria Film Commission.

Alla conferenza stampa hanno preso parte il Commissario Straordinario della Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande, la regista Isabella Torre,  autrice dei cortometraggi Ninfe(2018) e Luna Piena(2021), presentati con successo rispettivamente nella sezione Orizzontie alla Settimana della Critica alla Mostra del Cinema di Venezia. Presenti anche gli interpreti Angela Fontana, protagonista di Indivisibili, Elliott Crosset Hove (Wildland, e Godland, per il quale lattore è candidato agli European Film Awards) e Koudous Seihon (Mediterranea, A Ciambra), e il produttore Paolo Carpignano (Stayblack Productions).  

Il Commissario Straordinario della Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande, ha plaudito allapertura di un nuovo set in Calabria, per di più unopera prima di una regista che intende promuovere un tipo di cinema innovativo, un motivo importante per la nostra regione e per tutto il sistema cinematografico italiano. Sono molto contento di aver incontrato Isabella che, attraverso la sua arte, porta avanti la bellezza della nostra regione. Un talento e un film su cui puntiamo.

Dal suo canto la regista Isabella Torre ha spiegato alcuni dettagli estetici del suo lavoro, in corso di realizzazione tra le bellezze naturalistiche di Antonimina.

Il genere del film” – ha precisato la regista – “posso  definirlo una favola darte, che si lascia trasportare dalle immagini, dal mistero della natura. Basileia è legato al mondo della natura, una storia dove ci sono dei personaggi umani, ma la natura sovrasta tutto. In un certo senso racconta il tempo scandito dalla natura, non dalle vicende umane.

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Maria Luana Ferraro
Sono Maria Luana Ferraro, consulente aziendale e mi occupo anche di finanza personale. I calcoli sono il mio lavoro, le parole la mia passione. Fin da bambina, anziché bambole e pentoline, chiedevo libri, quaderni e penne. A sei anni ho ricevuto la mia prima macchina da scrivere. Appassionata di letteratura italiana e straniera, il mio più grande sogno è sempre stato diventare giornalista. Sogno che, piano, si sta realizzando. Socia fondatrice della “Associazione Accademia & Eventi”, da agosto 2018 collaboro con “SCREPMagazine” curando varie rubriche ed organizzando eventi. Fare questo mi permette di dare risalto a curiosità e particolarità che spesso sfuggono. Naturalmente, in piena coerenza con ciò che è il mio modo di interpretare la vita…eccolo: “Quando la mente è libera di spaziare, i confini fisici divengono limiti sottili, impercepibili. Siamo carcerieri e carcerati di noi stessi. Noi abbiamo le chiavi delle nostre manette. La chiave è la conoscenza: più conosci, più la mente è libera da preconcetti e ottusità. Più la mente è aperta, più si ha forza e coraggio così come sicurezza. Forza, coraggio e sicurezza ti spingono a tentare l’impossibile affinché divenga possibile.”

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