Io e il mondo virtuale

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Io non so come vivete voi i social, per me all’inizio era un semplice modo per uscire da una realtà che mi stava stretta, restando ferma con il corpo e non con la mente.
Un modo per respirare altrove, dove credevo possibile tutto quello che per me era impossibile.
Ma basta lasciar passare un po’ di tempo per capire che un social non è nulla di diverso dalla vita reale.
Cosi, per immensa fortuna, ho avuto l’onore di incontrare persone uniche, che mi hanno aperto il loro mondo.
Giorno dopo giorno, aprendo anche il mio mondo verso loro.
Un continuo scambio, di presenze anche in assenza di un corpo.
Un continuo crescere raccontandosi pensieri, opere ed esperienze.
Con voi ho imparato cos’è il pianto e l’allegria, il pensiero e la sua riflessione, la bellezza e la paura, il sogno e la sua ricerca.
Sono stata onorata di far parte delle vostre vite che cambiano… chi convive, chi si è rifidanzata con il primo amore a distanza di 40anni, chi ha finalmente trovato la giusta via da percorre, chi è un guerriero muto che cerca di cambiare senza clamori la sua vita.
Mi reputo privilegiata a sapere delle vostre vite, tutti i segreti che porto dentro me e che custodisco gelosamente, siete parte della mia evoluzione personale.
Se oggi sono cosi lo devo anche a voi….
Dimostrate tutto quello che potete, che questa vita non fa sconti a nessuno, arriva per tutti il momento in cui si deve tirare la riga del conto.
Fate in modo di essere in pari.
Correte il rischio anche di essere scemi, ma dimostrate quello che siete.
Meglio essere folli in un mondo di finti santi, che redenti in una terra che non c’è.
Questa vita non sarà mai come la sogniamo, ma può essere meglio di come l’abbiamo dipinta, basta un piccolo passo verso l’altro. Parlate, parlatevi, di silenzio si muore.
Siate più forti del dubbio, della corrente di pensiero e delle circostanze.
Speditele quelle lettere che scrivete, chiamate chi amate, dite cosa avete nel cuore, che a volte i peggiori nemici di noi stessi siamo noi.
Scrivetelo quel ti amo che di sincerità non è mai morto nessuno. E anche quando dall’altra parte non sanno che farsene del vostro amore voi andate a testa alta, siete il coraggio fatto persona.
Basta con l’illusione che quel “che semini raccogli”, nei campi cresce di tutto anche senza seminare, e se guardate bene ci trovate papaveri, fiori gialli e avena.
E se guardate meglio, anche un campo incolto brulica di vita.
lI problema semmai è che non tutti sanno vederlo.
Ecco, io vi auguro di avere la capacità di vedere che il raccolto esiste sempre.
Sappiatelo prendere con voi.

 

Angela Amendola

Clicca il link qui sotto per leggere un mio articolo precedente:

Leggende e amori

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