Ciascuno ha una lirica che occupa un posto d’onore nei meandri dell’anima.
Quando la scrissi capii subito che avrebbe goduto, almeno per ciò che concerne il mio stato emozionale, di grande privilegio. Una delle mie favorite.
DI ME
Innamorati di me,
non governo le emozioni,
sono incline all’abbandono
dei miei sensi, so donarmi.
Ho tentato flebilmente
di placare l’ingordigia,
l’indomabile esigenza
di un amore esasperato.
Se domani ti implorassi
di seguirmi, salperesti?
Ho ancorato il mio vascello
ove alberga ogni tua onda.
So sfidare le maree
più burrascose, nuoto a stento,
ma ho assistito al gran declino
del timore, con te a fianco.
Poco o nulla sai di me.
Per esempio disconosci
i bizzarri paradossi
delle mie contraddizioni.
Redarguisco duramente
l’alter ego delirante,
rinsavisco brevemente,
poi riabbraccio la follia.
Innamorati di me,
potrai sempre far ritorno
alla tua malinconia,
con addosso il mio sorriso…