Il vestito rosso

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La pandemia ha rappresentato per i pazienti già affetti da problemi di natura psicologica, una minaccia per la loro salute mentale, specie nei soggetti più deboli. Mi riferisco ai disturbi di origine alimentare come l’anoressia.

È una bella giornata e cammino per strada, vedo un bel vestito rosso e vorrei comprarlo per la festa di stasera.

Ma a cosa serve, io sono orrenda, non troverò mai un uomo, resterò sempre sola.

Mamma dice che sono una fallita, penso che abbia ragione.

Cosa avranno mai quei ragazzi da guardare, da ridere … e la commessa, perché mi ha lanciato quello sguardo di sdegno?

È tutto inutile, ho deciso, non vado alla festa, resto a casa con mamma…

L’anoressia non è come un raffreddore.
Non passa così, da sola.
Ma non è nemmeno una battaglia che si vince facilmente.
L’anoressia è un sintomo.
Che porta allo scoperto quello che fa male dentro.

Esistono poche malattie così poco considerate come i disturbi alimentari.

Perché nella nostra società se soffri di cancro meriti rispetto, ma se soffri di bulimia o di anoressia meriti un insulto.

Questo perché c’è ancora la convinzione che del cancro si sia vittime, ma dei disturbi alimentari no, basterebbe mangiare e non essere viziati.

Poveri illusi… Sono malattie gravissime quanto un tumore, solo che i disturbi si ripercuotono non solo sul corpo ma hanno forti ripercussioni nella mente.

Molti pensano che i disturbi del comportamento alimentare siano poco importanti, e che si voglia solo apparire belle con chili in meno.

Spero davvero che questo sia solo frutto dell’ignoranza e non di giudizi, anzi pregiudizi gratuiti dettati dalla cattiveria.

Io parlo dell’anoressia ma ci sono tantissimi altri disturbi comportamentali alimentari tutti importanti ma l’anoressia è tra i più frequenti.

L’anoressia è il male dell’anima, un dolore puro, vero, sappiate che l’anoressica di solito è la persona più affamata del mondo e non è vero che non sente il richiamo del cibo eppure combatte con tutte le sue forze per non cedervi perché semplicemente neanche tutto il grano presente riuscirebbe mai a sfamarla, la sua vera fame è d’amore…

Sappiate che chi si ammala lo fa per ragioni ben più profonde dell’esteriorità; quella è solo la punta dell’iceberg quindi guai darle della egoista.

Il suo dolore, le sue cause, toccano i tasti più dolenti del cuore.

L’anoressia non è una cosa semplice che sparisce così come due linee di febbre, si mostra con un sintomo, il non mangiare, che porta alla luce del sole ciò che fa male dentro e che sta logorando l’anima, però parla in modo sconosciuto o forse siamo noi a non riconoscerne la voce.

Non sapete cosa significhi per loro combattere ogni giorno contro se stessi contro un mostro che fa dimora nella tua testa e si ciba di te, aprite gli occhi e guardate davvero chi vi circonda.

Quando lo specchio rimanda un’immagine appesantita l’uomo o la donna sono anche poco propensi a denudarsi, e a beneficiare della felicità di un incontro, dall’intimità e dall’empatia sessuale.

La goffaggine prende il posto del desiderio e la paura di non piacere rinforza il bisogno di essere desiderati e approvati.

Sequenze psicologiche che diventano un circolo vizioso nel quale la persona in sovrappeso viene intrappolata, rinforzando ancora di più il suo vuoto interiore e il suo bisogno di essere vista e riconosciuta tra le braccia dell’amato.

Angela Amendola

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