Si chiama “rito della velatio“. È un rito simbolico che si svolge in chiesa e consiste nell’imposizione del velo sugli sposi. È una pratica simbolica che riguardava inizialmente i primi matrimoni cristiani, anche se col tempo è stato adattato anche ai matrimoni misti e non solo.
Nella tradizione latina la celebrazione di un matrimonio aveva una sua precisa ritualità.
Bisognava imporre alla sposa un lungo velo di colore giallo-arancione, il flammeum e si soleva adoperare l’espressione “nubere“, coprire come una nube.
La tradizione non si è interrotta perché col tempo è solo mutato il colore del velo.
La “cerimonia della velazione” si verifica durante la benedizione degli sposi e si rivela un momento particolarmente toccante.
Accade che il Sacerdote invochi la discesa dello Spirito Santo affinché possa trasfigurare l’unione, sicché i due cuori si ritrovino abbracciati in una sola anima.
I genitori o i testimoni degli sposi tengono disteso sul capo dei nubendi un velo bianco leggerissimo, il cui tessuto è in genere di toulle o di organza, di forma rettangolare. Un tempo veniva ricamato nella parte centrale anche con fil d’oro, per cui si potevano leggere le iniziali degli sposi e la data del matrimonio.
Il velo simboleggia la discesa dello Spirito Santo mentre gli sposi si raccolgono in preghiera, avvolti dalla candida nuvola che assume il significato di presenza, benedizione e protezione divina.
È doveroso riportare alla memoria che per i cristiani la tenda è stata la prima abitazione“, per cui col velo si sottolineava il fatto che un nuovo nucleo familiare stava per iniziare il suo cammino.
È un rito molto suggestivo che arricchisce la cerimonia religiosa di momenti emozionanti e fa sí che si rivivano antiche tradizioni che fanno parte del nostro patrimonio culturale.
[…] rito della velazione, a differenza dei precedenti, è un rituale religioso di origine ortodossa, ormai molto poco usato […]