“Il Pranzo di Natale” – Menzione d’Onore (con premio)

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IL PRANZO DI NATALE

La storia che mi accingo a raccontare è molto toccante, una storia pregna di sentimenti, e soprattutto d’amore. Amore verso la famiglia, amore verso la vita che malgrado, a volte, ci mette a dura prova, vale sempre la pena di vivere.

Stefania era una donna con un fisico alquanto longilineo, piuttosto magra, il volto provato ed uno sguardo spento da cui traspariva il peso delle sue sofferenze.

La poveretta, da anni, viveva in una difficile situazione familiare, essendosi trovata, suo malgrado, con un marito depresso, ammalato e due figli da mantenere, Mara e Giorgio entrambi adolescenti.

      

Prima che nascesse Giorgio, il marito Giulio era l’unico a lavorare mantenendo la famiglia, per scelta propria, poiché essendo geloso della moglie, non le aveva, mai, permesso di lavorare.

Dopo anni di matrimonio, Stefania non si sentiva più innamorata del marito, per quanto fosse asfissiante e possessivo.

Parecchie volte avrebbe voluto lasciarlo, ma il suo buon senso l’aveva trattenuta per via dei figli.

Essi erano adorabili e riuscivano a dare un senso alla sua vita malgrado le avversità.

Non si era mai confidata con nessuno, nemmeno con la madre che spesso, avendo intuito il malessere della figlia, le chiedeva cosa la turbasse.

Ella adorava la madre e non avrebbe mai voluto darle un dispiacere, piuttosto, preferiva angosciarsi e tenersi tutto dentro, poiché la sua mamma, essendo costretta a vivere su una sedia a rotelle per un malore che l’aveva colpita negli anni precedenti, viveva in una casa di accoglienza per anziani.

Stefania, spesso pensava che fosse nata per soffrire…Il padre era morto anni prima ed aveva avuto solo un’amica dalla quale, ultimamente, si era allontanata a causa dei suoi disagi.

Nella sua vita aveva sempre tribolato, sin dall’infanzia, provenendo da una famiglia umile e malgrado ciò, aveva sempre il sorriso stampato sulle labbra perché nutriva la speranza che la vita, prima o poi, le avrebbe riservato qualcosa di bello.

Si avvicinava il Natale,  e quella mattina, prima di venire al mio studio, fece un giro per il corso principale di Salerno, sul lungomare.

Estasiata da quel clima natalizio che non ostentava a mostrare addobbi e luci di vario genere, trovava bello osservare quelle bancarelle dove si trovava di tutto.

Era una mattinata insolita…Proprio mentre si trovava sul corso ad ammirare quelle meraviglie,  ricevette una telefonata che le annunciava la perdita di uno zio lontano.

Il suo stato d’animo cambiò d’improvviso…Era a pezzi!

Rammento che arrivando al mio studio, si accomodò sulla poltrona con l’aria triste di chi avesse un estremo bisogno di piangere.

Per rasserenarla, le diedi un bicchier d’acqua e la feci sdraiare, come di consueto, invitandola a rilassarsi, prima di iniziare la nostra chiacchierata.

Era una mia paziente, e da circa due mesi era in terapia a causa di un esaurimento nervoso.

Ad un tratto la sua espressione cambiò…Non riuscivo a comprendere se fosse felice o triste.

Era turbata da qualcosa che le era accaduto in un periodo della sua vita in prossimità del S. Natale.

Dentro di sé era logorata da un senso di colpa che la spingeva a parlarne con qualcuno.

In realtà, non aveva mai confidato quell’episodio, a nessuno…

Lo aveva tenuto per sè e dopo anni sentiva il bisogno di aprirsi, così cominciò a parlare…

“Già da tempo, dopo che mio marito si era ammalato e perso il lavoro, avevo cominciato a lavorare come badante, a giorni alterni, e mi adoperavo a fare altri lavoretti quando ne avevo l’opportunità.

I soldi non bastavano mai, avevamo troppe spese da sostenere: affitti arretrati, tasse da pagare, e dovendo economizzare, essendo vicini al Natale, non avrei potuto festeggiare come desideravo, quella ricorrenza, con un pranzo degno di quel giorno particolare.

Con poco denaro, sarei riuscita a realizzare tante cose…

Mi sarebbero bastati pochi spiccioli, un optional al mio consueto stipendio e avrei realizzato qualcosa di bello.

Rammento i tempi in cui, vivendo in condizioni migliori, imbandivo la tavola, festosamente, dove attorno stavano i commensali, fra amici e parenti e il divertimento era garantito, ma da quando mio marito aveva perso il lavoro ci eravamo allontanati da tutti, cercando di nascondere i nostri disagi e sofferenze.

Una mattina ero uscita da casa con l’intento di recarmi in Chiesa, dopo avere accompagnato i miei figli a scuola.

Sentivo l’esigenza di pregare, di meditare, e inoltre, avevo deciso di parlare con il Prete per chiedergli se avessimo potuto ricevere un piccolo sostegno in viveri, generi alimentari.

Mentre m’incamminavo, mi trovai a passare da un Supermercato dove vendevano esclusivamente surgelati… “cose sfiziose”.

Fui catturata alla vista del pesce adagiato nei vari reparti con molta accuratezza che attirava l’attenzione di chiunque passasse.

Pesce spada, salmone, gamberetti, merluzzi, cozze, misto di pesce per antipasti e i prezzi erano anche accessibili.

Qualche prodotto era scontato, e mentre osservavo quella meraviglia, pensavo al pranzo di Natale, soprattutto  come avrei potuto rendere felici i miei figli.

Avevo il magone per l’impotenza di non potere acquistare quel pesce e rendere quel giorno, una giornata particolare per i miei familiari, e ciò, mi rattristava.

Le lacrime mi scendevano senza che io potessi trattenerle, al punto di mettere gli occhiali da sole per evitare, che altri, si accorgessero del mio stato d’animo.

Avevo fantasticato, immaginato, sperato… Tutto mi era crollato!

Uscii dal negozio e con aria sottomessa proseguii per andare in Chiesa.

Mi sedetti ai piedi del Crocifisso e cominciai a sfogarmi, singhiozzando senza tregua e allo stesso tempo, pregai.

Non appena mi ripresi, andai via e mi ricordai che dovevo acquistare almeno il detersivo per i piatti ed il sale.

Entrai al supermercato e dopo aver preso i prodotti mi recai alla cassa. Avevo una banconota da Euro 10,00 e pagai.

La cassiera, in quel momento era distratta per una litigio che aveva avuto con un cliente e nel consegnarmi il resto, anzichè darmi la rimanenza dei 10,00 euro, mi ritrovai, fra le mani, il resto di ben 100,00 euro.

Che fare?

Mi sentii confusa, avrei voluto dirle dell’errore, ma in quell’istante mi venne un’illuminazione e pensai che il buon Dio mi aveva voluto fare un regalo.

Così, senza fiatare, presi il resto ed uscii con le lacrime agli occhi, ma questa volta erano lacrime di gioia!

Senza esitare, ritornai al negozio di prima, e quasi incredula, acquistai il pesce e tutto l’occorrente che mi sarebbe servito per preparare il nostro Pranzo di Natale.

Non dimenticherò, mai, quel giorno in cui i miei figli mangiarono con entusiasmo e ricevettero, anche un piccolo dono.

La tavola era apparecchiata con un tovagliato rosso.

Bandita dai calici di cristallo con profili rossi che si intonavano ai piatti, ed era arricchita da cibi prelibati a base di pesce ed antipasti assortiti.

L’Albero di Natale era illuminato da quelle lucine ad intermittenza che rendevano l’atmosfera magica e si udivamo, in sottofondo, le canzoni natalizie che ci accompagnarono per tutta la serata.

Tutto era perfetto… fu un Natale davvero speciale!

Sono già trascorsi anni, da quel giorno, e malgrado i vari problemi da affrontare, mi sento speranzosa perchè ho la consapevolezza che da lassù, qualcuno mi guida e si manifesta nei momenti peggiori, quando ho grandi difficoltà.

La mia Famiglia è sempre stata  la mia forza e ogni giorno prego il buon Dio afffinchè possa donarmi la sua benedizione.”.

Ascoltavo quella storia e  mi sentivo impotente…

Pensai quanta gente sta peggio di noi e lotta ogni giorno per andare avanti…

Un racconto alquanto commovente che fa riflettere… siete d’accordo?

Da allora, sono trascorsi tanti anni e, per fortuna, le cose sono migliorate.

Adesso Stefania continua a lavorare e percepisce un assegno mensile per l’invalidità del marito; la madre, purtroppo, è venuta a mancare e con la vendita della casa dei genitori ha risolto i vari problemi.

I figli sono diventati adulti, Mara lavora come cassiera presso un supermercato e Giorgio è prossimo al diploma.

La situazione sentimentale di Stefania, con il marito, purtroppo non va bene, ma è l’ultimo dei suoi pensieri.

Stefania, quella mattina, mi chiedeva se avrebbe dovuto sentirsi in colpa per non avere fatto notare alla cassiera la sua distrazione.

A parer mio, in questi casi, l’istinto della sopravvivenza, prevarica, e non vi è nulla di sbagliato se le cose accadono, casualmente.

Sono certa che in quel momento qualcuno, da lassù, abbia voluto aiutarla dandole la possibilità di trascorrere un giorno meraviglioso, con i suoi cari.

Ognuno di noi ha un Angelo Custode e quando un campanellino sentiamo suonare, in quel medesimo istante, un Angelo ci sta mettendo le ali…

BUON NATALE!

Grazia Bologna

Menzione d’Onore al racconto breve “Il Pranzo di Natale” 2° Premio Nazionale di Letteratura “Francesca Spampinato” – Poesie sotto l’albero, è sempre Natale.


La cerimonia si è svolta nella splendida cornice dell’Hotel “Parco degli Aragonesi” (Catania) il 25 Gennaio 2020.
Ringrazio calorosamente la Giuria che mi ha votata, nonchè il Presidente di Giuria Alessandro Bulla e il Presidente del Centro d’Arte e Poesia Luigi Bulla.

   

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Grazia Bologna
Mi chiamo Grazia Bologna e vivo a Palermo. Affascinata sin da piccola dallo scrivere, ho rafforzato il mio “Estro Artistico” ispirandomi, soprattutto, all’Amore verso la Vita e alla Foto. Adoro tutto ciò che è arte. A volte posso rimanere ore ed ore ad ammirare un quadro ed emozionarmi. Amo viaggiare perché mi porta ad esplorare nuove culture, ma sono orgogliosa di vivere nella mia amata Sicilia che mi regala paesaggi di mare che, per me, sono un’immensa fonte d’ispirazione. Ho partecipato a vari Concorsi di Poesie e Racconti in cui ho raggiunto, per ben due volte il Podio, ed ho ricevuto varie menzioni e premi speciali. Imprenditrice in attività di Call Center, ho condotto trasmissioni televisive e radiofoniche in emittenti regionali private, trattando varie problematiche legate alla famiglia. Da Marzo 2018 collaboro con “ScrepMagazine” come Socio di Accademia Edizioni ed Eventi curando la rubrica “Racconti di Vita Vissuta” e trattando argomenti vari.

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