Sarò breve.
Voglio semplicemente condividere una piacevole chiacchierata con un “vecchio” della politica italiana che nonostante la (davvero) veneranda età, ancora organizza, discute, si infervora, coinvolge e …watsappa!
Siamo in un momento storico particolare, dice Mimmo (nome di fantasia per indicare il mio interlocutore).
Mentre i giganti “fanno a botte”…Russia, Cina e Stati Uniti d’America, l’Africa è sempre più attraversata da instabilità e povertà, l’America Latina vive una stagione di confusione assoluta che rasenta il disastro e il Medio Oriente, a parte gli Emiri, è sempre più in preda ai fondamentalismi.
Ed infine la “presunta Unione Europea” con l’Inghilterra che dopo la brexit fa i conti con scaffali di supermercati vuoti, camionisti incavolati due volte per le lungaggini alla frontiera e per numeri da record della pandemia…e un Primo Ministro che non riesce a trovare pace (ed anche un barbiere).
Cosa che accade anche in Francia, Spagna e Germania.
Ma da noi no.
Numeri Covid bassi, l’Austria che, incredibile ma vero, ci imita imponendo a tutti la vaccinazione e “vara uno scopiazzamento del nostro green pass”, una ripresa economica importante, un Premier rispettato a livello internazionale, vittorie in una quantità di competizioni sportive da record, premi Nobel…ecc…
Ma vuoi vedere che anche stavolta finisce a tarallucci e vino?
Adesso che potremmo “far mangiare la polvere a tutti”?
E questo non per stupido campanilismo o, peggio, per ottuso nazionalismo. No!
Semplicemente per il grande desiderio – dice Mimmo con la voce commossa – di fare in modo che i nostri figli trovino una Nazione seria, in cui le cose si fanno e si fanno bene, dove possano lavorare anche nel loro piccolo paesino in montagna senza andare per forza a Milano piuttosto che a Londra…
Già almeno per questo, direi io.
Mimmo ma tarallucci e vino perchè? Gli chiedo.
Perché abbiamo partiti e leader politici quasi tutti “usciti dalla scuola di Zelig”.
Una politica in cui il neo Sindaco Mastella, il grande vecchio Mastella, prende a schiaffi in faccia tutti coloro che lo hanno deriso per la sua solitaria candidatura elargendo “importanti lezioni di centro”.
Una politica fatta da “cinque stelle” ormai spuntate, da una destra “affare quasi coniugale” fra Salvini e Meloni in cui ogni tanto si inserisce un Berlusconi non più giovanissimo ma evidentemente ancora con tanta voglia “di dire le sue”.
E non basta!
Come succede al bar, dove tutti sono “allenatori” ed esperti di formazioni e tattiche, in questo Paese basta avere la faccia tosta di salire su un palco per snocciolare una quantità di “inesattezze” (e sono stato buono) per poi, alla fine, “se vedemo tutti a sfascià a CGIL”…
Un giornalista che intervista un camionista al porto di Trieste…
Ma lei si è vaccinato? Ha fatto un tampone? Come mai entra ed esce dal porto senza che nessuno le chiede nulla?
Risposta.
“Io a vaccinarmi? Ma non ci penso proprio! E voglio vedere poi chi mi impedisce di lavorare!”.
E quindi quali sono “le pieghe” sotto le quali si può nascondere un altro fallimento nazionale seppur in epoca PNRR?
- Partiti politici e leader quasi tutti “discutibili”. Ah la vecchia, grande Democrazia Cristiana, quella degli inizi (dice Mimmo), con le sezioni locali, l’impegno sul territorio, i giovani cresciuti sul campo e i leader davvero importanti. Non a caso Draghi pare andare avanti senza manco tanto dare peso alla propria “eterogenea maggioranza”.
- Personaggi che pensano di poter fare liberamente tutto quello che vogliono come, non vaccinarsi, non fare tamponi, entrare ed uscire da posti di lavoro come e quando gli pare, salire sui palchi a “sparare sciocchezze”, spaccare vetrine ed entrare in “casa d’altri” a piacimento…
- Posizioni politiche che di politico non hanno nulla e che portano a misure comiche come quota 100, quota 102, quota 104 poi 106…immagino coloro che stanno per arrivare alla pensione ed ogni volta allungano di 2…il 110 rinnovato ma solo per i condomini quando abbiamo unità immobiliari nei centri storici che con poco potrebbero far rivivere luoghi incantevoli… ed infine…
- I Governi Regionali…mamma mia…Istituzioni locali fatte da Aziende, Aziendine, ASL, Ospedali, Direttori Generali che prendono stipendi da favola solo perché “simpatici” al Presidente della Regione ed in cui lavoratori assunti a tempo determinato per sanificare i locali adesso fanno i sit in perché, scaduto il tempo che era già determinato prima, adesso – piangenti – vogliono essere assunti…e mi fermo qui!
Ma un poco di serietà, normalità, “gioco di squadra”, capacità di isolare gli stupidi e punire seriamente i delinquenti, mettere in piedi un sistema che consenta l’accesso alla politica non tramite i “like”, dare spazio ai giovani consentendo a chiunque voglia di andare in pensione quando vuole e col denaro che gli spetta sulla base di quanto ha versato, 5 o 5000 euro al mese di pensione che siano, sbloccare le grandi riserve economiche del risparmio italiano, una mole allucinante di denaro, rendendo strutturale il 110 (che alla fine – attualmente – diventa anche 111 per le Banche e 102 per il cittadino) magari abbassandolo a 105 (100 per il cittadino e 5 per le banche…)…e mi fermo qui.
Nei tribunali manca il personale…”scussi nché ssenso” diceva Verdone.
Ho assistito a processi rimandati da un anno all’altro solo perché un perito non faceva il suo mestiere, ho ascoltato giudici che manco avevano letto il dispositivo prima di sentenziare … ovvio che in tutto questo uno qualsiasi non ha alcun timore di “scatenare l’inferno” …
Ce la faremo?
E qui Mimmo, stanco, mi saluta con un tono di voce che mostra tutta la sua nostalgia…
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