Orribile bilancio dell’ultima settimana: sei donne uccise dal proprio marito o compagno.
L’ambito familiare, pare sia,il luogo dove violenze, abusi, maltrattamenti e morte, trova maggior riscontro, quello dove vengono perpetrati, per lo più, questi reati.
Scioccante, il femminicidio avvenuto in provincia di Trapani, per l’eccessiva brutalità e violenza.
L’uomo ha picchiato la moglie per tre giorni, fino a condurla alla morte.
La donna, che in passato, aveva più volte denunciato il marito per percosse, aveva poi ritirato le denunce.
A detta degli inquirenti, il corpo della donna era ridotto in stato pietoso, pieno di lividi ed ecchimosi.
L’uomo continua a difendersi dicendo che la moglie lo tradiva con tanti.
È urgente che ci siano, per questi casi, dei controlli anche dopo i ritiri delle denunce, le donne non possono rimanere vittime sacrificate ai loro aguzzini, che spesso le sottomettono anche psicologicamente.
Adeguati sostegni e supporti in aiuto a tutte le donne, affinché capiscano di non essere sole e di poter ricominciare una nuova vita.
Non può e non deve essere la morte, l’unica soluzione.
Antonella Ariosto